Battisti/ Lula sospende ogni decisione a dopo pronuncia Corte


Parigi, 15 nov. (Apcom)
– Il presidente brasiliano Luiz Inacio
Lula da Silva ha fortemente sconsigliato all’ex militante di
estrema sinistra Cesare Battisti, del quale l’Italia rivendica
l’estradizione, di attuare uno sciopero della fame e ha sospeso
ogni suo eventuale gesto alla decisione della magistratura.

“Se fossi Battisti, non intraprenderei uno sciopero della fame, fa molto male, non fa bene”, ha dichiarato Lula alla stampa ieri al termine di un colloquio all’Eliseo con il presidente francese Nicolas Sarkozy, ricordando che lui stesso ne fece uno “di sei giorni” quando era sindacalista. “Penso che il presidente della Repubblica del Brasile possa fare poco quando il dossier si trova tra nelle mani della Corte suprema del Brasile. Devo attendere questa decisione della Corte suprema per sapere se c’è qualcosa che posso fare”, ha proseguito.

Battisti si è rifugiato negli anni Ottanta in Francia ed è fuggito in Brasile nell’agosto 2004 per evitare l’estradizione in Italia, dove è stato condannato per quattro omicidi compiuti negli anni Settanta. Arrestato nel 2007 a Rio de Janeiro, è da allora in carcere. Il governo di Roma ha chiesto alla Corte suprema di revocare lo status di rifugiato politico riconosciuto a Battisti perchè sconti la sua pena detentiva in Italia, dove è stato condannato all’ergastolo in contumacia.

La Corte suprema del Brasile ha sospeso giovedì sera l’esame del caso Battisti dopo che quattro giudici hanno votato a favore e quattro contro l’estradizione in Italia dell’ex militante dei Pac (Proletari armati per il comunismo). Battisti, che si professa innocente, ha annunciato in una lettera inviata al presidente Lula che si rifiuta di mangiare. “Consegno la mia vita nelle mani di Sua eccellenza e del popolo brasiliano”, ha scritto Battisti.

Fco

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