Berlino, 17 apr. (Apcom) – L’euro è una “scialuppa di salvataggio” e non una camicia di forza, convengono Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, e il presidente di Unicredit, Dieter Rampl. Sono entrambi intervenuti oggi a Berlino a un incontro organizzato dall’Aspen Institute. “Una cosa che spesso si dimentica è che l’euro non è solo una moneta unica, ma rappresenta anche un legame politico tra i vari Paesi”, ha affermato Bini Smaghi, che ha anche difeso il Patto di stabilità e crescita.
Proprio nella crisi il Patto ha dimostrato di saper funzionare, in quanto, a differenza di quanto molti pensano, dispone di sufficienti margini di flessibilità, specie in tempi critici. I Paesi che hanno agito per tempo, nelle fasi di crescita, ora hanno maggiori margini di manovra, ha aggiunto Bini Smaghi, facendo l’esempio della Germania. Berlino è intervenuta risanando il bilancio tra 2006 e 2007 e adesso “ha maggiori spazi per sostenere l’economia”, l’Italia “ne ha di meno, anche a causa del debito”.
Quanto alla valuta unica “l’euro è una scialuppa di salvataggio – ha detto – ed è percepito dai cittadini dell’area come una scialuppa di salvataggio”. Il banchiere centrale ha ribadito che l’istituzione monetaria è intervenuta in maniera energica a sostegno dell’economia sul fronte dei tassi di interesse: negli ultimi sei mesi, ha sottolineato, i tassi sono stati ridotti di ben 300 punti base. Con l’ultimo taglio, deciso a inizio aprile, sono all’1,25 per cento, minimo storico per l’area euro.
Inoltre la Bce ha operato diverse e ingenti misure non convenzionali di politica monetaria, sempre a sostegno della crescita. In particolare ha ampliato e agevolato i suoi canali di rifinanziamento a favore del sistema bancario, e nella struttura economica dell’area euro le banche sono il principale vettore tramite cui imprese e famiglie ottengono finanziamenti, a differenza di quanto avviene negli Usa.
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