Bce/ Trichet e Noyer insistono: Stark lascia su motivi personali

Marsiglia, 10 set. (TMNews) – Sembra ridimensionarsi la portata destabilizzante delle dimissioni del capo economista della Bce, Juergen Stark, dopo che ripetute dichiarazioni di vari esponenti dell’istituzione monetaria hanno insistentemente spiegato che la sua decisione è stata dettata da motivi personali. In particolare il presidente Jean-Claude Trichet, che in una conferenza stampa a tarda serata al termine di una lunga giornata di incontri a Marsiglia – al vertice delle Finanze del G7 – è apparso sincero nel parlare della vicenda.

“Stark è un mio carissimo amico da tanti anni, da 18 ani. Ha preso la sua decisione per motivi personali e io l’ho ringraziato profondamente per tuto quello che ha fatto alla Bce, istituzione a cui è interamente votato”.

Peraltro l’abbandono di Stark non ha carattere immediato, non avviene ‘sbattendo la porta’ come ci si potrebbe attendere se vi fossero aspre polemiche sulle recenti decisioni della Bce, scenario rapidamente ipotizzato dopo la notizia delle dimissioni, forse anche per un generale clima di mercato che facilmente si presta all’allarmismo in queste settimane. Il banchiere centrale tedesco infatti “continuerà a lavorare alla Bce fino a quando verrà nominato il suo successore”, ha puntualizzato Trichet. “E’ sempre stato totalmente leale all’istituzione”.

Parole simili sono giunte anche dal governatore della Banca di Francia, Chrystian Noyer. “E’ con rimpianto che lo vedo lasciare. Il presidente della Bce ha detto a nome di tutti noi la grade stima che nutriamo per Stark. Ci ho parlato e mi ha detto che lascia per motivi personali – ha detto Noyer – non ho niente da aggiungere su questo, semmai starà a lui”.

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