ROMA – Durante il quarto incontro riguardante la vertenza Beko, che ha avuto luogo a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la multinazionale turca ha fornito importanti aggiornamenti sul piano di trasformazione delle sue operazioni in Italia. Questo piano, già presentato a novembre, include significativi investimenti per il futuro delle attività in Italia, con un focus particolare sulla ricerca e lo sviluppo.
Beko ha infatti annunciato un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro, di cui un terzo sarà dedicato a progetti di Ricerca e Sviluppo. L’azienda ha confermato che l’Italia continuerà ad essere un polo centrale per la ricerca, ospitando il Centro Globale del Design Industriale di Beko e il centro globale per la categoria Cooking. Accanto a questi centri, saranno mantenuti anche i centri decisionali europei cruciali per le funzioni strategiche dell’azienda, tra cui quelle relative a risorse umane, marketing, supply chain e tecnologie dell’informazione.
Anche le attività di Consumer Care, il Centro europeo per le parti di ricambio e il centro per il ricondizionamento degli elettrodomestici usati continueranno ad operare in Italia, confermando l’importanza strategica del nostro paese per Beko. Inoltre, è stato ribadito che la produzione di elettrodomestici, in particolare per quanto riguarda la cottura e la refrigerazione da incasso, rimarrà una parte essenziale delle operazioni aziendali in Italia.
L’azienda ha sottolineato la necessità di proseguire con il processo di efficientamento delle strutture italiane, al fine di ridurre ulteriormente i costi fissi, un aspetto chiave del piano di trasformazione. Beko ha inoltre dichiarato di essere pronta a valutare ulteriori aspetti del piano, che saranno esaminati più approfonditamente una volta che saranno chiari i dettagli sugli strumenti di supporto per i lavoratori, nonché la capacità dell’azienda di abbattere ulteriormente i costi fissi.
Beko Europe ha infine ribadito il suo impegno a continuare il dialogo con il Governo, le Parti Sociali e le Istituzioni locali, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise che assicurino la sostenibilità delle operazioni produttive e delle attività aziendali che continueranno a essere svolte in Italia e in Europa nel lungo periodo. Questo approccio collaborativo mira a garantire la stabilità e la competitività dell’azienda nei prossimi anni.