Beko, svolta nella vertenza: accordo dopo 12 ore di trattativa. Salvi gli stabilimenti e investimenti su Cassinetta

Grande giornata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sindacati soddisfatti: nessun licenziamento per due anni. Il Governo esulta: “Difeso l’interesse nazionale”. 136 milioni di investimento su Cassinetta.

CASSINETTA DI BIANDRONNO – Dopo una lunga maratona negoziale durata oltre dodici ore al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato raggiunto un accordo tra la multinazionale turca Beko e i sindacati metalmeccanici (Fiom, Fim e Uilm). L’intesa, siglata nella notte, rappresenta una svolta decisiva per il futuro dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno e sarà ora sottoposta all’approvazione dei lavoratori.

Il nodo centrale resta la questione degli esuberi, ma l’azienda si è impegnata a non procedere con licenziamenti per almeno i prossimi due anni. Le uscite verranno gestite su base volontaria, con il coinvolgimento diretto delle organizzazioni sindacali.

La notizia più rilevante riguarda la conferma di un piano di investimenti da 136 milioni di euro destinati proprio al sito produttivo di Cassinetta, che vedrà mantenute tutte le linee produttive.

Grande soddisfazione da parte dei sindacati: «Abbiamo evitato le ipotesi più gravi, difendendo posti di lavoro e produzioni – spiegano – ora l’impegno prosegue sulla gestione responsabile delle uscite volontarie».

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato luinese di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini, che ha lodato il ruolo del ministro Urso: «L’intesa raggiunta è il risultato di un confronto serio e determinato. Il governo Meloni ha saputo difendere l’interesse nazionale con strumenti come la Golden Power e una visione industriale concreta. Mentre in Europa Beko chiude, in Italia si investe».

Per ora, una crisi che sembrava destinata a lasciare pesanti strascichi si è trasformata in un’opportunità di rilancio, almeno sul breve periodo.