«Non bisogna fare violenza agli ingredienti». È questo il segreto della cucina di , chef due stelle Michelin e star della tv, protagonista ieri pomeriggio di un evento show-cooking all’interno del supermercato Tigros di Solbiate Arno.
Una cinquantina le persone che hanno prenotato un posto in prima fila per assistere all’evento, almeno il doppio quelle che si sono accalcate per cercare di sbirciare, anche solo da lontano. E lo chef sorrentino non ha deluso le aspettative dei suoi fan, proponendo tre ricette e svelando alcuni trucchi del mestiere.
Alla centrifuga di mela verde e sedano rapa che ha accompagnato gli spiedini di scampi e capesante con cipollotto, Cannavacciuolo ha aggiunto un concentrato di vitamina C, acquistato in farmacia. In questo modo «non perdiamo il colore verde della mela, anche se lasciamo il preparato in frigorifero per una mezza giornata».
Ancora, prima di cuocere il pesce lo si passa nel burro di cacao, così che si possa rosolare senza il rischio di abbrustolirlo. E poi il risotto di vongole e crema di limone, da mantecare abbassando la fiamma. Fino ad arrivare al capolavoro finale: triglia scottata con melanzana e colatura di provola affumicata.
Una ricetta, ha spiegato, «che rispecchia le mie origini, i profumi della costiera sorrentina, e ricorda la parmigiana della nonna». Un altro segreto confidato agli allievi del corso tenuto ieri pomeriggio è quello di non aggiungere troppo sale durante la cottura, così da poter aggiustare una volta impiattato e prima di servire. Con un applauso ad accompagnare la presentazione di ciascuna delle ricette, Cannavacciuolo ha conquistato i suoi fan. Dal 1999 chef patron dell’hotel Villa Crespi di Orta San Giulio, premiato con due stelle Michelin e tre forchette Gambero Rosso, si è fatto conoscere dal grande pubblico televisivo guidando la versione italiana di “Cucine da incubo”, programma lanciato in Gran Bretagna e Stati Uniti dal 14 volte stellato Gordon Ramsay.
Ieri pomeriggio, però, lo chef originario di Vico Equense ha fatto sognare il palato dei tanti presenti. Tra i corsisti in prima fila c’è chi non ha mollato un attimo lo smartphone per riprendere ogni minuto di lavorazione. E chi, tradizionalista, prendeva appunti con carta e penna.
Tutto intorno il supermercato continuava la sua normale routine. O quasi: qualcuno rallentava il passo, curiosando verso la cucina. Una signora, più decisa, ha abbandonato il carrello e la mamma al seguito: «lasciami almeno fare una foto». Ai piatti? Nient’affatto, allo chef.
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