– La storia del primo cittadino di Sangiano, 41 anni appena compiuti, è un inno alla caparbietà e può essere presa ad esempio da chi purtroppo deve fare i conti tutti i giorni con la sofferenza. Circa sei mesi fa, Pagani viene colpito da un ictus improvviso che cambia improvvisamente e inevitabilmente la vita del primo cittadino di Sangiano che di mestiere fa il libero professionista. Pur conoscendo momenti di difficoltà e sofferenza, il giovane sindaco non si abbatte e comincia la sua battaglia per tornare a guidare in prima persona il piccolo Comune,
dove è stato eletto nel 2014.
«Dopo tre mesi di ricovero alla Fondazione Borghi di Brebbia, dove mi hanno letteralmente rimesso in piedi – racconta Pagani – sto procedendo con sedute di fisioterapia ambulatoriale sempre presso la struttura di Brebbia, oltre alla palestra di Ispra». Un lungo e faticoso cammino che per fortuna sta dando risultati anche grazie alla caparbietà del sindaco.
«Sto rientrando ormai a pieno regime nelle attività in Comune – prosegue – che durante la mia malattia è sempre stato in ottime mani». A reggere le sorti del municipio in questi sei mesi è stata la vicesindaco , a cui va il ringraziamento del primo cittadino. «Ha operato in maniera efficace in ogni attività affrontata, naturalmente con il costante aiuto e sostegno da parte di tutti i consiglieri di maggioranza» sottolinea Pagani, a cui non è mai venuto meno nemmeno il sostegno dei sangianesi e dei colleghi di altri Comuni. La celebrazione di un matrimonio civile qualche giorno fa, una delle prerogative più gratificanti per un sindaco, ha sancito il rientro in municipio di Pagani.
«Ho celebrato – spiega – con molta emozione il matrimonio di due amici, Federica e Matteo; è stata certamente una bella giornata certamente per l’importanza delle decisione presa dai novelli sposi ed egoisticamente anche perché ha segnato il mio rientro nel pieno delle mie funzioni di sindaco» conclude Pagani.