Movimenti tellurici ad Azzate a sei mesi dalle elezioni, ma il sindaco, dopo aver ringraziato il consigliere delegato che nelle ultime ore ha rimesso le proprie deleghe, ha predicato calma per il presente e fiducia per il futuro.
Intanto a smuovere le acque c’è anche la dura posizione della Lega: «Le deleghe rimesse dal consigliere comunale Beraldo – ha detto consigliere regionale – dimostrano una cosa sola: la maggioranza che attualmente amministra il Comune di Azzate non esiste più e bisogna prenderne atto proponendo una nuova idea di governo del territorio. A questo proposito credo sarebbe bene che venisse indetto un Consiglio comunale urgente per valutare l’effettiva tenuta dell’amministrazione».
La posizione del capogruppo di maggioranza che di fatto ha preso le distanze dall’amministrazione comunale della quale era perno molto “pesante” ha fatto rumore: «Il tempo per un cambio di passo è ormai maturo – spiega l’esponente del Carroccio lombardo – e Azzate ha urgenza e bisogno di un ritorno della Lega Nord al governo del paese, per rimettere le cose a posto, amministrare bene e fornire la stabilità necessaria e che i cittadini meritano. Da azzatese intendo impegnarmi e offrire il massimo del sostegno alla lista della Lega che si formerà nei prossimi mesi, in vista delle amministrative che si terranno nel 2018. In questo senso si sta anche lavorando ad una civica, senza simboli di partito, capace di catalizzare il meglio della società civile, da affiancare al Carroccio alle prossime elezioni. La Lega Nord può tornare a governare il Comune e ha tutte le carte in regola per farlo bene».
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco : «Ringrazio il consigliere delegato Gianmarco Beraldo – dice – lo ringrazio per il lavoro svolto in maniera egregia. Mi spiace che a pochi mesi dalla fine del mandato abbia mollato il colpo con diverse cose che stava portando avanti. Una scelta personale che rispetto nel modo più assoluto. Mi dispiace perché nel mio ruolo gli avevo attribuito deleghe che a mio avviso potessero essere svolte in maniera puntuale come ha fatto. Chi rimane dovrà far qualcosa in più. Siamo a sei mesi dalla fine del mandato: farò uno sforzo ulteriore per portare avanti le cose che erano già in cantiere. Mi spiace perchè arrivati a qualche mese dalla fine del mandato potevamo concludere questo percorso. Mi spiace anche perchè Gianmarco è la figura più incisiva nella profondità dell’analisi, una capacità di vedere le cose molto profonda. Molto utile alla figura del sindaco».