Bruxelles, 24 mar. (TMNews) – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è dalle 17 chiuso con i suoi colleghi europei in un complesso Consiglio che ha all’ordine del giorno l’approvazione del nuovo Piano per l’euro e la crisi libica.
Il premier è arrivato puntuale nella capitale belga alle 13, ma, invece di recarsi al summit del Partito Popolare europeo, inaspettatamente si è ritirato in albergo, dove ha avuto un lungo incontro con il rappresentante italiano presso l’Ue, l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, ed alcuni stretti collaboratori diplomatici. Poi è rimasto nella sua suite a lavorare, e telefonare, spiegavano i suoi collaboratori, fino a quando non si è recato al palazzo Justus Lipsius per il Consiglio europeo.
Berlusconi finora non ha detto una parola, nei due fugaci incontri con i giornalisti, ai quali ha appena sorriso. Mentre lui era a Bruxelles però, sul fronte libico, le cose hanno iniziato a prendere il verso che il governo italiano chiedeva da giorni. Tra Ankara, Parigi, Londra e Washington è stato infatti raggiunto l’auspicato accordo per il passaggio alla Nato del comando delle operazioni militari nei cieli libici, probabilmente, ma ancora si attendono comunicazioni ufficiali, con una “cabina di regia” politica dei Volenterosi e dei paesi arabi.
L’aveva detto Berlusconi in un colloquio con il Corriere della Sera, stamattina, che l’accordo c’era, e questa sera fonti del governo da Roma definiscono l’intesa “un ottimo risultato”. Il premier quindi dovrebbe essere anche lui soddisfatto.
Sul fronte economico il Piano che il Consiglio varerà non è altro che la formalizzazione di quello già approvato dai ministri dell’Economia e che ha avuto il pieno appoggio di Giulio Tremonti. Fino a questo momento, dunque, anche se il premier tace, oggi le cose sembrano essere andate in maniera soddisfacente per l’Italia.
I lavori del Consiglio europeo, secondo programma, termineranno dopo la cena, verso le 22, per riprendere domattina alle 10.
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