Pittsburgh, 25 set. (Apcom) – La missione in Afghanistan non cambia, l’Italia non arretra di fronte agli attentati che sempre più frequentemente colpiscono i nostri militari. A New York per l’assemblea generale delle Nazioni Unite e prima di partire per il G20 di Pittsburgh, Silvio Berlusconi difende l’impegno italiano a Kabul: “Non cambia assolutamente nulla nella nostra politica in Afghanistan, è grazie a quello che l’Italia fa come protagonista nelle crisi internazionali che il nostro Paese conta così tanto”.
Il Cavaliere, che ha partecipato ieri alla riunione degli `Amici del Pakistan’, assicura che anche nei confronti di Islamabad l’Italia non si tirera indietro: “Abbiamo già dato 60 milioni di euro al consorzio dei donatori per il Pakistan e se necessario siamo disposti a un ulteriore versamento, il Pakistan è importante per la regolarizzazione dell’Afghanistan e per i rapporti con l’India, stiamo lavorando per stringere un accordo di libero commercio e scambio tra Pakistan e Unione Europea per rafforzare l’economia del paese e tornare a dominare le regioni oggi in mano ai terroristi”.
Ma non c’è solo la difficile situazione di Kabul e gli sforzi della comunità internazionale per il Pakistan ha impegnare la seconda giornata newyorkese di Berlusconi. In una lettera inviata al Presidente Usa Baraci Obama, il premier si è detto “convinto che i risultati concreti” ottenuti “lo scorso luglio su diversi fronti, dal commercio internazionale alla lotta contro i cambiamenti climatici, dalla sicurezza alimentare al sostegno dei paesi e delle popolazioni più vulnerabili” rappresentano un “contributo molto prezioso per le decisioni che prenderemo a Pittsburgh”. E sempre in previsione del summit dei 20 Grandi Berlusconi sollecita un impegno internazionale per la lotta alla speculazione che, sostiene, “è molto più importante che il calmiere ai bonus per i dirigenti bancari”.
Da Bruxelles, intanto, la Commissione Ue replica alla lettera che il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha scritto al capo dell’Esecutivo comunitario, Josè Manuel Barroso, lamentando i sovracosti del piano italiano di riduzione delle emissioni e annunciando l’apertura di un negoziato con lo stesso Dimas, secondo quanto riferisce oggi ‘Il Sole 24 Ore’. I piani nazionali di assegnazioni delle emissioni (Nap) che ogni Stato membro dell’Ue ha stabilito per il periodo 2008-2012, con l’approvazione della Commissione europea,
“non sono più negoziabili”, è stata la secca replica di Barbara Helfferich, portavoce del commissario europeo all’Ambiente Dimas. A ridimensionare il caso ci prova il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti: “A Bruxelles è stato purtroppo montato un caso sulle emissioni di anidride carbonica. Il governo non ha mai chiesto al presidente Barroso di rinegoziare queste cose, ma gli ha semplicemente sottoposto il problema, chiedendo il suo ‘personale interessamento’ per
arrivare a una soluzione condivisa”.
La trasferta del presidente del Consiglio a New York si è chiusa con un piccolo incidente di percorso. Berlusconi è infatti rimasto chiuso in ascensore per qualche minuti nel Waldorf Astoria, l’albergo dove nei giorni dell’Assemblea Generale risiede tra gli altri il presidente americano Barack Obama.
Tom
© riproduzione riservata