Rimini, 29 ago. (Apcom) – La maggior parte ignora la bufera attorno alla vicenda Berlusconi-Chiesa. Quelli più informati, che riescono a leggere un giornale o ad ascoltare un tg, considerano l’attacco da parte del Giornale al direttore di Avvenire Dino Boffo una “porcata” e chi l’ha fatta, cioè il neodirettore Vittorio Feltri, “un poveretto, che fa pena”. La pensano così i giovani che hanno popolato per una settimana gli stand della Fiera di Rimini per la 30esima edizione del Meeting di Cl.
Nell’ultima giornata, mentre i padiglioni del’expo si svuotano, abbiamo sentito alcuni giovani volontari, quelli che per una settimana hanno curato la visita alle mostre, il servizio di vigilanza, le pulizie, l’organizzazione degli eventi, il servizio a bar e ristoranti. “Degli attacchi alla chiesa non m’importa tanto – dice subito Giorgia, una ragazza di 18 anni di Udine, che si riposa con le amiche sui gradini della hall -. Francamente non ne ho sentito tanto parlare di questa vicenda di Avvenire,
ma immagino che sia il solito attacco alla chiesa. Noi andiamo avanti, siamo nella chiesa e ci troviamo bene”. E’ difficile trovare, tra i giovani con le magliette verdi e viola, qualcuno che è aggiornatissimo sulla vicenda, anche perché i turni questa settimana non hanno consentito loro tanto tempo libero per ‘documentarsi’. “Credo che sia tutto un fuoco di paglia – sentenza Anna, 23 anni, universitaria di Milano -. Credo che attacchino quelli che dentro la chiesa dicono cose scomode”. Vincenzo, di Torino, guida alle mostre del Meeting, è più deciso: “Quando non riesci a guardare al di là del tuo naso, dà fastidio quando qualcuno ricorda impegni e doveri anche di politici”. “Fanno molto riflette questi continui attacchi – aggiunge Gabriella, di Milano – ma poi pensando tra me e me, io sono sempre più consapevole della mia appartenenza religiosa”.
Fabio, studente universitario di Alessandria, è inferocito: “Personalmente non sopporto Feltri – dice – ma l’ultimo attacco a Boffo, anche se fosse stato fatto da un altro, si commenta da solo. Fa pena il Giornale: per quanto possa aver ragione e non lo so, ha tirato fuori la questione solo per sfruttarla a suo favore. E’ di una grettezza disumana”.
Due ragazzi di Parma, sono sbrigativi, perché rischiano di perdere il treno. “Chiacchiera estiva? Non mi sembra – ragiona Andrea – perché è da anni che i giornali di sinistra e le elites che ci stanno dietro attaccano ingiustamente la chiesa e i suoi rappresentanti”. Quando poi gli ricordi che il Giornale è “di destra”, taglia corto: “Beh, di questa vicenda non ho letto…”.
Sandra, invece, vuole fare la giornalista in futuro, per ora studia giurisprudenza: “E’ una porcata. Non so se il direttore di Avvenire sia omosessuale o abbia avuto relazioni con minorenni, perché si sentono tante voci… Ma sono convinto che non è necessario usare la privacy e la storia personale di uno per altri interessi politici”.
Pat
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