Mosca, 8 ott. (TMNews) – Per Silvio Berlusconi e Vladimir Putin è quasi l’ora dei saluti. Il presidente del Consiglio ripartirà “oggi o domani in mattinata” dopo le celebrazioni del compleanno del premier russo, ieri sera e poi una giornata trascorsa tra amici “in forma estremamente privata”. Il tutto secondo quanto apprende TMNews dal portavoce del capo di governo russo, Dmitri Peskov, che dice di “non poter precisare ulteriormente” dove si trovi “la residenza fuori città” indicata come luogo dei festeggiamenti “in famiglia”. “Mi ha detto che sarebbe venuto a San Pietroburgo, assolutamente in forma privata, con un aereo privato”, aveva detto ieri il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Saverio Romano in visita a Mosca.
Tra tutte le visite di Berlusconi in Russia, questa è stata la più discreta. Almeno per ora. Niente flash, niente stampa, neppure russa, tanto che i media locali hanno praticamente ignorato la cosa. Lo scorso anno il sito del governo russo aveva pubblicato una serie di foto dei due a pesca sul lago Valdaj.
Peskov dice che ques’anno non verrà messo nulla sul web. E vista l’insistenza con cui si è ribadita la “forma privata”, sono tornate e farsi sentire le voci relative all’interesse della società Gazprom per il Milan della famiglia Berlusconi: insomma un affare non di stato, ma di business.
Va detto che i rapporti tra i due sono sempre stati coltivati,
indipendentemente dalla politica. Nella primavera del 2007, quando Berlusconi era all’opposizione, venne a San Pietroburgo, per passare con l’amico Vladimir una bella serata e per assitere con lui pure ad uno spettacolo di arti marziali e lotta.
Berlusconi disse di essere stato accolto con una ‘standing ovation’ dagli spettatori del Palasport. Presenti Jean Claude Van Damme e Peter Aerts. Questa volta invece alla festa di Putin c’era l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, attualmente a capo del gasdotto Nord Stream. Peskov ha specificato: “Non sono previsti colloqui ufficiali”, dopo che i quotidiani internazionali come il Financial Times avevano fatto riferimento all’eventualità di colloqui sui programmi della Russia di costruire i due nuovi gasdotti per portare gas in Europa, il Nord Stream e il South Stream.
Schroeder è nato il 7 aprile 1944, mentre Putin e Berlusconi in genere spengono le candeline insieme avendo date di nascita ravvicinate: il primo il 7 ottobre, l’altro il 29 settembre. Ma è forse la prima volta che i due premier sono accomunati, non solo dai rispettivi compleanni, ma anche dalle polemiche politiche interne (in Russia mai così vive negli ultimi 10 anni e ora veicolate soprattutto sui blog, Facebook e Twitter). Fra l’imbarazzo nei ranghi del centrodestra alla proposta scherzosa di cambiare il nome del Pdl in ‘Forza Gnocca’. E l’opposizione (oggi Fini in primis) che “chiede ossessivamente un mio passo indietro”, dice Berlusconi, che non molla e ha espresso l’intenzione di andare avanti, proprio prima di partire per la Russia.
Anche Putin intende proseguire, nonostante la sua ricandidatura al Cremlino per il 2012 lo abbia fatto paragonare all’ultimo Brezhnev, ossia al leader di uno dei periodi sovietici più bui, quando l’economia iniziò a stagnare e la popolazione iniziò a chiedere sempre maggiori quantità di beni di consumo. Di fatto il capo di governo – dopo un intervallo di 4 anni con Dmitri Medvedev al Cremlino – ora corre per un mandato di 6 anni alla presidenza, che potrebbe raddoppiare sino al 2024. Gli elettori sono stati a guardare mentre Putin e Medvedev si invitavano reciprocamente allo scambio dei ruoli, lo scorso 24 settembre, al congresso di Russia Unita.
Qualcuno prevede un avvicendamento del tandem sino al 2036.
Mentre dura ormai da più di dieci anni il rapporto tra ‘l’amico’
Silvio e ‘l’amico’ Vladimir, tra nuotate nel mare della Sardegna
e bevute di vodka con caviale a Mosca e San Pietroburgo. Tra i
numerosi incontri, nell’ottobre 2009 si svolse il ‘vertice
segreto’ a San Pietroburgo. Quello che doveva essere un viaggio
informale divenne un bilaterale, con colloqui con amministratori
locali, dirigenti di azienda, dossier delicati e persino una
teleconferenza con il premier turco Erdogan sul progetto del
gasdotto ‘South Stream’. Ma oggi i due leader non sembrano in
vena di un bis.
Cgi
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