BESANO – Chiuse da sessant’anni, quando la produzione divenne antieconomica, ma non dimenticate. Le miniere di Besano, dette “delle Piodelle“, vecchia testimonianza dello sfruttamento della montagna ai fini industriali, sono pronte a riaprire ma non più per motivi produttivi, bensì per motivi turistici.
E’ questo il percorso intrapreso anni fa dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Leslie Mulas e che ormai sembra giunto in dirittura d’arrivo. Grazie ad un finanziamento europeo all’interno del progetto Interreg per un valore economico di circa 440.000€, sono stati eseguiti lavori che permetteranno di raggiungere l’imbocco della miniera e di poterla visitare internamente. Nei giorni scorsi i membri del gruppo speleologico prealpino di Clivio, contattati dal Comune, hanno effettuato un sopralluogo all’interno del sito dismesso per verificare fattibilità e conseguentemente organizzare le visite guidate.
Un vero e proprio “museo” sotterraneo insomma, di particolare interesse storico e geologico. Lungo il percorso per arrivare alla miniera, sono stati installati pannelli illustrati descrittivi dei luoghi e della storia del sito, mentre tutto intorno gli escursionisti possono sostare e rifocillarsi lungo apposite aree create già durante i precedenti lavori di sistemazione del sentiero geopaleontologico del sito UNESCO del Monte San Giorgio, in un contesto naturalistico e paesaggistico invidiabile, con magnifica vista panoramica sul Lago Ceresio e sulle montagne svizzere. E’ proprio grazie allo sfruttamento minerario della montagna, iniziato nel 1700, che, sul finire del 1800, si rinvennero i primi curiosi fossili grazie ai quali oggi la zona gode del riconoscimento di patrimonio dell’umanità Unesco.