A Besozzo, sabato 9 novembre, palloncini sono stati liberati in cielo per ricordare Larimar Annaloro, quindicenne originaria del paese che solo un anno fa si era trasferita in Sicilia. Per la comunità è stato uno shock scoprire che la ragazza, ritrovata morta martedì a Piazza Armerina, si era tolta la vita impiccandosi a un albero. La commozione era palpabile nel piazzale del Faro, dove amici e parenti si sono riuniti, visibilmente sconvolti. Larimar era cresciuta tra le mura delle scuole locali e nelle file della squadra di pallavolo, e la sua perdita ha lasciato un vuoto profondo.
L’inchiesta e i sospetti di istigazione
Il pubblico ministero del tribunale dei minori di Caltanissetta, Alessandro Perogio, ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di istigazione al suicidio. Le indagini, affidate alla squadra mobile di Enna, mirano a far luce su un possibile caso di revenge porn. Mercoledì sarà effettuata l’autopsia, e la famiglia Annaloro, assistita dall’avvocato Milena Ruffini, ha espresso l’intenzione di nominare un consulente di parte. La trasmissione del fascicolo dalla procura di Enna ai magistrati minorili fa pensare che ci possano essere sospetti su alcuni coetanei della ragazza.
I dubbi della madre e della sorella
La madre di Larimar esprime profonde perplessità riguardo alla dinamica del suicidio: «L’ho trovata in ginocchio, legata fino ai piedi. Come può una ragazzina legarsi da sola in quel modo?» La sorella maggiore, di 19 anni, aggiunge ulteriori dettagli inquietanti: «C’erano due giri di corda attorno al collo, al ventre e alle ginocchia. La porta di casa era aperta e la sua stanza completamente a soqquadro». Le investigazioni proseguono con grande attenzione e il funerale, inizialmente programmato per ieri, è stato rinviato.
L’appello della madre al Presidente Mattarella
Secondo gli inquirenti, il suicidio di Larimar potrebbe essere stato indotto dalla paura che sue foto intime venissero diffuse. Poche ore prima del tragico evento, la ragazza aveva avuto uno scontro a scuola con una coetanea che l’aveva accusata di averle sottratto l’ex fidanzato, subendo anche insulti da altri studenti. La madre di Larimar ha chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invocando giustizia per la “bambina perfetta” che, secondo lei, “brillava troppo” e per questo avrebbe destato invidia.