– Si tratterà di una rara e preziosa occasione per assistere in Italia a uno spettacolo di quella che viene definita “l’arte del movimento” creata da , un insieme di gesti, colori e suoni che collaborano per dare forma e far emergere il profondo legame che esiste tra il linguaggio e l’essere umano nella sua interezza.
Difficile trovare una definizione migliore di euritmia: il termine tradisce una chiara derivazione dal greco antico ed era usato per esprimere l’impressione
di armonia data da un oggetto o da una rappresentazione. Rudolf Steiner – pedagogista di fine Ottocento e fondatore delle scuole Waldorf presenti oggi in tutto il mondo – la fece propria nella promozione dell’innovativo approccio educativo da lui approntato, il quale mira ad una crescita completa dell’allievo perché incentrato contemporaneamente su tre aspetti: quello cognitivo, quello artistico e lo sviluppo delle capacità pratiche.
Nell’euritmia ad un suono corrisponde un movimento o un gesto che si lega armoniosamente con il contesto: la materia è oggetto di studio in tutte le scuole steineriane, dalla materna ai livelli superiori. E così accade anche in quella di Bosto: «Tutti i bambini la frequentano almeno una volta alla settimana – spiega , madre di una piccola alunna e responsabile del gruppo comunicazione – Con i più piccoli è usata per l’alfabetizzazione, ma in generale diventa un modo per rendere gli scolari più consapevoli del proprio corpo, sulla falsariga di quello che è l’obiettivo e una delle “diversità” della nostra impostazione: mirare alla maturazione completa della persona». Lo spettacolo si terrà nel pomeriggio di sabato 5 marzo a partire dalle 14 presso il teatro del liceo musicale di via Garibaldi. E sarà aperto non solo a genitori e alunni frequentanti la scuola, ma a tutta la cittadinanza.
Due i motivi che invitano a non lasciarselo sfuggire: innanzitutto la presenza della compagnia Eurythmeum di Stoccarda – città tedesca nella quale l’euritmia trovò la sua diffusione più florida già dagli Anni 20 del secolo scorso – e inoltre l’argomento della rappresentazione in programma, che promette di trasportare grandi e piccini nella magia e nell’incanto che solo una fiaba sa e può regalare a qualsiasi età.