«Biancorossi, scusate ma vorrei battervi»

Domenica a Besozzo con il Verbano storico esordio in Eccellenza: 400 biglietti già volatilizzati. L’allenatore Celestini: «Qui le grandi non passano»

Il 30 agosto 2014 il Varese apriva la sua quinta stagione di Serie B al Franco Ossola contro lo Spezia. Vittoria per 2-1, Neto e Falcone in gol, ed una stagione iniziata nel migliore dei modi, dopo le vittorie in Coppa Italia. Sembra passata una vita, invece solo 12 mesi. Il 30 agosto 2015 il Varese era in campo a Trezzano sul Naviglio per la seconda uscita ufficiale di Coppa Italia.

All’inizio del prossimo campionato di Eccellenza mancano pochi, pochissimi giorni, e l’entusiasmo è incontenibile. È successo di tutto, ma siamo ancora qua, a fare la fila davanti ad un cancello di Besozzo per acquistare un biglietto valido per Verbano-Varese, l’esordio di domenica alle 15.30 che scriverà un pezzetto di storia.
Viste queste premesse, essere a Besozzo potrebbe apparire come un’umiliazione per chi l’anno scorso si gustava la Serie B. Eppure non lo è. Una decina di tifosi del Varese ieri alle 14.30

attendeva assiepata dietro i cancelli, come se la partita in questione fosse la finale playoff. Aprono le prevendite (da oggi anche alla Casa del Disco di Varese) e nessuno vuole correre il rischio di restare senza biglietto. I varesini infatti sono in attesa prima ancora che la Bombonera spalanchi le porte ai giocatori di casa per l’allenamento. È proprio vero che l’amore e la passione vanno oltre ogni ostacolo, ed oltre ogni categoria. Dieci anni dopo, ancora il Verbano, l’ammazza grandi. Qui, nel 2005, il Varese non vinse, così come l’anno scorso non vinse il Legnano. La Bombonera è un campo difficile, e mister Costanzo Celestini lo sa: «Mi piacerebbe che si confermasse la tradizione che su questo campo le grandi non passano. Però sappiamo che sarà dura, perché il Varese è il Varese e abbiamo visto tutti che giocatori ha. Noi siamo una squadra Primavera che gioca in Eccellenza, ma cercheremo di mettere in difficoltà i biancorossi. La mia squadra sta bene. lavoriamo assieme da un mese e siamo pronti. Sarà una partita a suo modo storica, con una cornice di pubblico fantastica, e noi speriamo di poterla vincere».

Pian piano la piccola segreteria del Verbano Calcio si riempie di varesini, ognuno custodisce gelosamente il suo biglietto giallo che «sembra quello del cinema dell’oratorio», commenta uno di loro. La Bombonera, secondo un dato di omologazione relativo a circa dieci anni fa, può contenere al massimo 2.300 persone. La tribuna principale ha una capienza di 500 persone, così come gli spalti dietro una delle due porte. La Bombonera infatti sarà piena, stracolma, sono già quattrocento i biglietti venduti in questa prima giornata di prevendita. Ripetiamo, duecento biglietti in un giorno (oggi si prosegue, dalle 14.30, nella sede del Verbano in via De Amicis 2). Un entusiasmo incredibile, ma previsto. L’unico a non essere particolarmente entusiasta è il grande patron del Verbano Barbarito, che ad andare controcorrente ci è abituato: «Sinceramente, preferivo non trovare il Varese, è una partita che non avrei mai voluto giocare. Sono qui da oltre vent’anni ed è un dispiacere vedere la partita Verbano-Varese. Perché il Varese fino all’anno scorso era in B ed era l’orgoglio di una provincia. Per quanto possa sembrare bello e caratteristico, e per quanto possa far piacere alla gente di Besozzo, a me non esalta granchè».
Il Varese non dovrà pensare di avere vita facile, tutt’altro: «Non dovranno pensare di poter fare una passeggiata qui solo perché si chiamano Varese. Anche perché considero il mio Verbano la regina dell’Eccellenza, 21 anni consecutivi sono tanti e danno prestigio. Mi risulta strano constatare che in dieci anni siano falliti ben due volte. Detto questo, i tifosi ci faranno fare un grande incasso e offrirò loro un aperitivo o qualcosa per ringraziarli».