Biciclette pubbliche di Busto da revisionare. Tre mesi di stop per rilanciarle

il progettoRogora: «Nuovi mezzi e nuove stazioni per rendere più appetibile il servizio»

– Biciclette pubbliche da “revisionare”: verso una pausa invernale di tre mesi per rilanciare il servizio di bike sharing. «Nuovi mezzi e nuove stazioni per rendere più appetibile il servizio» annuncia l’assessore alla viabilità .

Le poche parole contenute nella relazione sullo stato di attuazione dei programmi dell’amministrazione, di cui si è discusso lunedì sera in consiglio comunale, avevano solleticato la curiosità delle opposizioni. «È scaduto l’affidamento del servizio di manutenzione del sistema di bike sharing di Busto Arsizio, nonché dei servizi accessori di call center con numero verde e per l’utilizzo del servizio tramite dell’applicativo per smartphone – si legge nella relazione dell’assessore Max Rogora – A seguito di una proroga temporanea del servizio sino a settembre 2017, si stanno valutando le diverse modalità di erogazione futura del servizio, considerata la sua importanza di strumento di mobilità alternativa».

Uno stop che preoccupa, anche se da parte dell’amministrazione si farà di tutto – «al limite dello stalking», l’efficace iperbole usata in aula dall’esponente della giunta – per rilanciare il servizio finora messo a disposizione dalla società Bicincittà, la stessa presente anche a Varese e Legnano. Del resto, l’appeal delle “biciclette pubbliche” a Busto Arsizio è in calo inesorabile, e non è servita l’introduzione della “app” per smartphone (che agevola di molto le operazioni e consente di avere sotto controllo in tempo reale le nove “bicistazioni” presenti in città, da Beata Giuliana alla piscina Manara) per incrementare l’utilizzo del “bike sharing”.

«Purtroppo ultimamente siamo scesi da 110 a 82 iscritti – sottolinea l’assessore Max Rogora – La base di partenza più usata è la stazione centrale, con le biciclette che si muovono soprattutto verso il tribunale e il Municipio, molto più che la stazione Nord». A partire dall’analisi dei dati e dei flussi, con la società che gestisce il servizio si è deciso di «prorogare fino al 31 ottobre, per poi fare un stop per circa tre mesi, ripartendo poi tra febbraio e marzo».

Con una serie di novità, illustrate sempre da Rogora: dal numero di biciclette in circolo, che passeranno dalle attuali 30 a 50, allo spostamento al coperto delle bicistazioni più fatiscenti, a causa delle intemperie, come ad esempio quella dell’ospedale che potrebbe trovare spazio sotto il parcheggio Agesp di via Arnaldo da Brescia, fino all’introduzione di forme di integrazione tra l’abbonamento del bike sharing e quello ferroviario, ad esempio per l’accesso alla nuova velostazione della stazione Nord, «per incentivarne l’utilizzo».