Ema Flash, il supereroe che difende i diritti delle persone disabili, interpretato dal giovane Emanuele Parola di Laveno Mombello, è sbarcato anche a Venezia.
Ad invitare il simpatico personaggio inventato da Emanuele, che ha appena compiuto 23 anni, è stata l’associazione “Gondolas4All”, che ha messo a punto un macchinario che consente anche ai disabili e a chi è costretto su una sedia a rotelle, a salire in tutta sicurezza su una gondola e godersi così un giro nei canali di Venezia. Ema Flash è stato contattato tramite i social network e ben volentieri ha accettato l’invito dell’associazione veneziana, facendo felici alcuni bimbi disabili che hanno potuto fare un giro in gondola a fianco del simpatico supereroe mascherato.
«A Venezia ho vissuto un’esperienza unica – racconta Emanuele – ho conosciuto “Gondolas4All”, una onlus che dà la possibilità alle persone con disabilità di potersi godere un bellissimo giro in gondola tra le bellezze di Venezia; un qualcosa che in passato era impensabile». Grazie a un particolare pontile galleggiante e a una pedana automatica tutte le barriere sono state superate. «“No Barriere” è un messaggio di libertà, per rendere possibile l’impossibile» afferma Ema Flash, che si è messo a disposizione per combattere pregiudizi e barriere fisiche e psicologiche. Anche a Venezia il supereroe lavenese ha girato il consueto video che è stato pubblicato sui social e sul blob “Il Sorriso in un Lampo”, che è anche il motto di Emanuele, che finora ha dato voce allo sport per disabili o alle loro richieste nei confronti delle amministrazioni comunale.
Ema Flash anche in laguna ha strappato un sorriso a turisti e curiosi che hanno assistito alla sua nuova performance, ma soprattutto ai bambini disabili, Nicolò e i suoi amici, che hanno potuto salire finalmente su una gondola con il gondoliere Alessandro. Parola è uno dei ragazzi volontari dell’Associazione del Sorriso da oltre otto anni, da quando era adolescente. Attraverso il personaggio di Ema Flash, da lui stesso inventato e del quale ha disegnato il costume, Emanuele vuole dare visibilità ad associazioni che si occupano di disabilità e ai disabili stessi. «Voglio aiutare, conoscere e far conoscere nuove realtà» conclude il giovane supereroe.