Bimbo cade dallo scivolo Paura in piscina a Brebbia

BREBBIA Non si ricorda nulla di quel volo all’indietro: tre, forse quattro metri nel nulla. Poi la botta violenta contro le piastrelle che pavimentano i bordi della piscina. Lo spavento dei genitori e di chi l’ha visto cadere nel vuoto. La febbrile efficienza della macchina dei soccorsi.
Non si ricorda nulla, perché il trauma cranico gli ha provocato una parziale amnesia che gli ha cancellato dalla mente quegli attimi terribili. Se mai dovesse ritornare a rammentare qualcosa,

potrà raccontare la sua disavventura, e parlare di sè come di un miracolato.
Il protagonista della storia è un bimbo di 8 anni che oggi, poco prima delle 12.30, ha rischiato la vita al parco acquatico di Brebbia. Era salito sulla scaletta che porta al “fungo”: da lì partono tre scivoli che finiscono nell’acqua. Era quasi giunto in cima. Lì non si sa se abbia messo un piede in fallo, se abbia avuto un piccolo (ma pericoloso) mancamento, o se sia rimasto vittima di una di quelle spericolatezze tipiche dei ragazzini della sua età. Sta di fatto che ha perso l’equilibro ed è caduto all’indietro, picchiando testa e schiena dopo un interminabile volo. E’ stato immediatamente soccorso da un’infermiera dell’Areu che era alla piscina di Brebbia per trascorrere un pomeriggio tranquillo. A lei si è aggiunto il personale della parco acquatico. Immobilizzato e adagiato su una barella spinale per evitare guai peggiori, è stato trasportato dall’Areu con l’elicottero all’ospedale di Varese: una precauzione necessaria, vista anche la giovanissima età del ferito. I medici, infatti, hanno fiducia in un suo completo recupero.

e.romano

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