BISUSCHIO – Dall’oggi al domani chiusa senza preavviso né particolari comunicazioni. Da due giorni non è accessibile l’area adibita a parcheggio e sfruttata ogni mattina da pendolari e studenti che lasciano il loro mezzo o veicolo per prendere il treno alla stazione di Bisuschio. Si tratta di una cinquantina di persone che vivono un disagio non indifferente. La chiusura determinata da decisione unilaterale di Rfi, che ha colto tutti di sorpresa e che non è andata giù neanche all’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Giovanni Resteghini e di tutti gli amministratori comunali. Per questo motivo stamane, giovedi’ 20 aprile, il sindaco e alcuni altri in delegazione hanno deciso di protestare davanti i cancelli chiusi del parcheggio e chiamare a raccolta i giornalisti per rilasciare le seguenti dichiarazioni:
Le parole del sindaco Giovanni Resteghini
Una motivazione ufficiale per questa decisione di Rfi non ci è stata data, se non parlando di non meglio identificati “motivi di sicurezza”. Tra ieri e questa mattina ho fatto più telefonate, per scoprire che l’area in questione ha cambiato “gestione”, ovvero è passata dall’Area Manager Lombardia all’Unità territoriale Milano Linee Nord. Un cambio che, come è successo spesso trattando con Rfi significa ricominciare ogni volta tutto da capo. Ora diciamo basta a questo gioco del rinvio. I cittadini hanno diritto di viaggiare senza dover essere sempre ostacolati da ritardi, difficoltà varie e insicurezza.
Le dichiarazioni di sindaco e assessori
Un progetto presentato nel 2019, già approvato dal Comune ma che non ha mai visto la luce e che probabilmente sta per scadere, allungando ulteriormente i tempi. Tutto in questa stazione “cenerentola” è stato ed è una battaglia. Da quando inizialmente non volevano riaprirla fino alle moltissime energie spese per spingere Rfi a completare i lavori, peraltro non ancora conclusi. E adesso questo problema del parcheggio. E’ evidente che non si vogliono agevolare i cittadini che scelgono di rinunciare all’auto per utilizzare i mezzi pubblici. Aspetteremo 10 giorni al massimo, poi vedremo quali iniziative mettere in campo.