Bisuschio, rapina in panetteria In carcere un quarantenne

Rapina in panetteria: preso il balordo. Aveva messo a segno due colpi in due giorni: il 3 luglio ai danni di una farmacia di Gallarate, il 5 luglio era toccato invece alla panetteria di via Mazzini a Bisuschio.

Arrestato e accusato di entrambi i colpi: un uomo di 42 anni di Milano, di fatto senza fissa dimora e con problemi di tossicodipendenza, è stato raggiunto in carcere a Busto Arsizio ieri mattina dall’ordinanza relativa alla seconda rapina.

Gli investigatori del commissariato di Gallarate lo avevano ammanettato qualche settimana fa ritenendolo responsabile della rapina messa a segno a Moriggia in via Monte Cristallo ai danni di una farmacia. Le indagini dei poliziotti non si sono però fermate dopo l’arresto. I due colpi presentavano infatti parecchie analogie. La rapina in panetteria, tra l’altro, aveva avuto contorni di particolare aggressività: l’uomo aveva infatti puntato il coltello alla gola dell’unica cliente presente in negozio al momento dell’incursione.

L’uomo si era fatto consegnare anche dalla donna il contenuto del portafoglio: 200 euro che sommati agli 800 prelevati dalla cassa dell’esercizio commerciale erano andati a comporre un discreto bottino. Il rapinatore era fuggito lasciando le due vittime spaventate e sotto choc. Vittime che però avevano descritto il rapinatore “operativo” e il complice che fungeva invece da palo: due uomini tra i 35 e i 30 anni, italiani, malvestiti. Era stata notata anche l’auto a bordo della quale la coppia di malviventi si era data alla fuga.

Confrontando le due rapine gli inquirenti hanno esteso le indagini: il pubblico ministero di Varese ha dato piena delega agli investigatori di Gallarate. La “pistola fumante” è arrivata quando le vittime della rapina di Bisuschio hanno riconosciuto negli autori del colpo i due balordi già arrestati per l’analoga incursione a Gallarate. Il giudice per le indagini preliminari ha però ritenuto sufficienti soltanto le prove a carico dell’uomo arrestato: a lui è stata notificata la seconda ordinanza in carcere a Busto Arsizio dove è detenuto.Denunciato a piede libero invece il complice, 33 anni di Induno Olona di fatto senza fissa dimora anche lui con problemi di tossicodipendenza alle spalle. E proprio nell’ambito degli ambienti legati alla tossicodipendenza si erano da subito mosse le indagini.

© riproduzione riservata