A non apprezzare le esternazioni di , stavolta, non sono stati soltanto i diretti interessati da strali e contumelie, ma anche la stessa maggioranza, che chiede «misura ed equilibrio nei giudizi e nella loro esternazione», a maggior ragione «a una persona intelligente e sensibile che tanto rappresenta per “Lavori in Corso” e per Cantù».
Era accaduto quando disse di comprendere le motivazioni che spingono un commerciante a evadere il fisco se è l’unico modo per stare in piedi e quando per la prima volta sparò a zero, in novembre, contro i fannulloni che si annidano tra i dipendenti comunali, “anche se in numero esiguo”.
«Comprendiamo – proseguono Brugnani e Arnaboldi – la frustrazione di chi avendo idee, volontà e persino necessità di rivedere l’organizzazione della macchina comunale, si ritrova frenato o inibito da vincoli e pastoie che ne rendono inefficace il tentativo».
SILVIA CATTANEO
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