Nella notte tra ieri e oggi, mercoledì 19 giugno, gli ultrà del Varese hanno compiuto due blitz per protestare contro il rinvio del progetto di ristrutturazione dello stadio “Franco Ossola”.
Il primo blitz è avvenuto nei pressi di Palazzo Estense, dove i tifosi hanno affisso uno striscione con la scritta “Ossola no, Varese muore”. Il secondo blitz è avvenuto a Masnago, proprio nei dintorni dello stadio, dove i tifosi hanno appeso alcuni manifesti funebri con la scritta “R.I.P. Stadio Franco Ossola”.
Queste azioni di protesta sono state scatenate dal recente annuncio del Comune di Varese di rinviare il progetto di ristrutturazione dello stadio. Il progetto, che prevede la costruzione di un nuovo stadio da 12mila posti a sedere, era stato fortemente voluto dai tifosi e dalla società calcistica del Varese, ma guardato con sospetto dal sindaco Davide Galimberti.
Il rinvio del progetto ha provocato molta delusione e rabbia tra i tifosi, che temono che lo stadio “Franco Ossola” possa essere definitivamente abbandonato. Con questi blitz, gli ultrà hanno voluto lanciare un segnale forte all’amministrazione comunale e chiedere che il progetto di ristrutturazione dello stadio venga ripreso al più presto.
La protesta degli ultrà del Varese ha avuto una certa eco mediatica, e ha acceso un nuovo dibattito social sul futuro dello stadio “Franco Ossola”. Resta da vedere se questa mobilitazione avrà conseguenze concrete e se il Comune di Varese deciderà di rivedere la sua posizione sul progetto di ristrutturazione dello stadio.