Boccone agrodolce per la Varesina. Pareggia ma si ritrova

A Seregno buona prova delle fenici di Spilli: 2-2. Solo per un soffio non arriva la vittoria esterna: «Serve più malizia, forse ce la darà il mercato»

Una buona Varesina porta a casa un punto prezioso dal Ferruccio di Seregno, pur mangiandosi le mani. Il 2-2 finale è un risultato che lascia abbastanza soddisfatte le fenici, considerato il pronostico e le premesse, ma lascia anche un po’ di amaro in bocca.

Poteva scapparci anche la zingarata, se solo la Varesina fosse stata un pizzico più cattiva. Dopo un primo tempo di convenevoli, sono infatti le fenici a passare in vantaggio nei primi minuti della ripresa grazie ad un calcio di rigore conquistato dall’ottimo Zamparo, in crescita esponenziale, e trasformato da Tino. Nell’occasione, il Seregno resta anche in dieci per l’espulsione di Viganò.
La situazione di vantaggio e superiorità numerica è perfetta per la Varesina, che però

non la sfrutta e subisce la rimonta di una squadra comunque molto più quotata e terza in classifica, non a caso. Caldirola, poco dopo il vantaggio, fallisce il raddoppio ed il Seregno trova coraggio. Nel giro di un quarto d’ora, seppur in inferiorità numerica, trova prima il pareggio e poi il vantaggio. A rimettere le cose a posto ci pensa bomber Scapini che, su ribattuta dopo un palo di Gasparri, insacca l’1-1.
Non è finita, perché la Varesina accusa il colpo e subisce anche il vantaggio dei padroni di casa, siglato dal neo-entrato Gori, che con una bella conclusione ad incrociare batte Provenzano. Convinto di avercela fatta, il Seregno abbassa la guardia, senza fare i conti con Luca Zamparo. Che svetta su calcio d’angolo a cinque minuti dal termine e pareggia i conti, dopo un gol annullato per fuorigioco ad Urso. Non contento, si procura anche l’occasione per la doppietta personale e per un clamoroso 2-3, ma Merli Sala salva tutto sulla linea.

Alla luce della partita, Marco Spilli è soddisfatto a metà: «Resta un po’ di amaro in bocca perché si poteva vincere. C’è stata una crescita evidente, ma questa era un’occasione più unica che rara e avremmo dovuto gestirla meglio, un po’ come contro la Pro Sesto. La prestazione è stata ottima, nonostante qualche sbavatura dietro. È il nostro terzo punto esterno dopo Inveruno e Monza, tutti su campi difficili. Quando c’è da giocare a calcio, questa squadra sa farlo. Serve un po’ di carattere e di malizia in più».
Ora palla al mercato: «Dopo la partenza di Rampinini, abbiamo bisogno di una punta anche se Zamparo sta giocando alla grande. E poi potrebbe arrivare un difensore di esperienza».

nel st 5’ Tino rig. (V), 13’ Scapini (S), 26’ Gori (S), 39’ Zamparo (V)

Bardaro, Capelli (10’ st Lillo), Venturi, Merli Sala, Cusaro, Viganò, Szekely (10’ st Capogna), Marchini, Gasparri (24’ st Gori). A disposizione: Acerbis, Mauri, Romeo, Vitale, Iori, Bosio. All.: Rocco

Provenzano, Manuzzato (17’ st Urso), Tino, Lodi (25’ st Caon), Miale, Albizzati, Lombardo (30’ st Groppo), Di Caro, Zamparo, Baldan, Caldirola. A disposizione: Mercuri, Allodi, Pellegrini, Odrini, Rossi, Buzzi. All.: Spilli

Arbitro: Rosami di Carrara (Castellaneta, Anfaiha)

Note Ammoniti: Venturi, Merli Sala, Lacchini (S), Lodi (V). Espulso: Vigano (S)