TRADATE Bollette “pazze” a Tradate: nelle ultime settimane sono piovute in città centinaia di accertamenti fiscali, relativi al periodo 2007-2012, per il pagamento della tassa sull’immondizia. Autentiche mazzate, anche da svariate migliaia di euro, che riguardano soprattutto le attività produttive della città, ma anche qualche famiglia. Secondo le prime stime si parla di un accertamento complessivo che sarebbe superiore ai tre milioni di euro. Era già successo a Vedano Olona qualche settimana fa, ora anche Tradate si riscopre a sorpresa in debito sul versante del pagamento della Tia. Accertamenti “gonfiati” dalla mora e dagli interessi che nel frattempo sono maturati.
L’argomento sarà affrontato stasera alle 21 in consiglio comunale. A innescare il dibattito è stato il consigliere di opposizione Franco Accordino che porterà in assemblea la delicata questione. «La Giunta – spiega l’esponente della minoranza – aveva deliberato lo stop degli accertamenti e invece gli avvisi stanno continuando ad arrivare. Stiamo parlando di un totale di circa tre milioni di euro distribuiti tra centinaia di cittadini. In vista della commissione ho chiesto che fossero presenti il sindaco e l’amministratore unico della Seprio (l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti)».
«Secondo me – insiste – si sarebbe subito dovuto prendere una posizione molto più chiara e specifica. Si doveva trovare una formula che andasse a recuperare l’evasione senza penalizzare in maniera immotivata chi ha un’attività. Si rischia di tassare con uno sproposito chi magari fa solo un sacchetto a settimana. Bisogna ritirare tutti gli accertamenti, riconsiderarli e rimetterli tenendo conto della tipologia dell’attività e di quali superfici possono esser predisposte alla produzione dei rifiuti solidi urbani. Deve essere subito effettuata una verifica complessiva».
Sulla vicenda è intervenuto l’assessore Alice Bernardoni: «Si sta già facendo una verifica – assicura – sono state mandate diverse cartelle, alcune non corrette, alcune corrette e altre parzialmente corrette. Su alcuni aspetti, la tipologia e lo scomputo, Accordino ha ragione, tanto che l’amministrazione ha la volontà di rivedere certi aspetti del vecchio regolamento che con l’introduzione della Tares andrà rifatto. Abbiamo incontrato le associazioni di categoria, stiamo lavorando con loro e stiamo valutando come muoverci in sinergia fermo restando che chi non ha pagato deve pagare».
b.melazzini
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