Botte e insulti in famiglia «Vi ammazzo tutti» Condannato a due anni

«Vi ammazzo tutti, faccio una strage e vi ammazzo tutti. Tanto in due anni sono fuori perché sono pazzo». E invece l’imputato, un uomo di Valganna, accusato di aver maltrattato la moglie e le figlie per sei anni, pazzo non lo è risultato. O meglio, le perizie hanno evidenziato un leggero disturbo bipolare che non impedisce affatto all’uomo ne di intendere e di volere ne di stare in giudizio. Alla fine due anni lì ha davvero rimediato e senza bisogno di uccidere o fare una strage.

Sono “bastati” i sei anni d’inferno fatti passare alle donne di casa: la moglie e le due figlie. Dal 2005 al 2011 la consorte dell’imputato, uscito da condannato oggi dall’aula del gup Stefano Sala, ha subito percosse a più riprese. La donna veniva picchiata per ragioni folli: dalla gelosia a una immaginaria negligenza nei lavori di casa. Le figlie quanto meno non venivano picchiate ma “soltanto” insultate e umiliate di continuo. Sino a quando la misura non è stata colma e la moglie ha sporto denuncia. Soprattutto per proteggere le figlie: la paura era infatti che l’uomo potesse iniziare a picchiare anche loro. Il marito e padre violento non si è rivelato pazzo ma connotato da un’indole caratteriale molto violenta. Indole esasperata dall’abuso di alcolici dai quali l’imputato era dipendente. Oggi il gup ha pronunciato la condanna a due anni. Con la speranza che l’imputato possa seguire una terapia riabilitativa disintossicandosi dalla dipendenza da alcol e una terapia comportamentale che possa aiutarlo a controllare la rabbia. Tanto più che ora ha la certezza che pazzo non è e che ogni reato da lui commesso sarà adeguatamente punito dalla legge.

© riproduzione riservata