TRADATE Insolito furto all’ospedale di Tradate. Nella notte tra sabato e domenica sono stati trafugati tre endoscopi, strumentazioni specialistiche utilizzate per effettuare le gastroscopie e le colonscopie. Un bottino che sfiora i cinquantamila euro.
A comunicarlo è la stessa azienda ospedaliera di Busto Arsizio, anche per giustificare gli inevitabili disagi arrecati ai pazienti, che fino alla sostituzione dei macchinari rubati, verranno dirottati nelle altre strutture dell’azienda: «Oltre alla strumentazione è stato asportato anche il processore, la cosiddetta colonna, che costituisce il cuore informatico dell’intero sistema di valutazione endoscopica – hanno spiegato dalla direzione generale -. L’ospedale ha prontamente presentato denuncia e iniziato a valutare i possibili disagi derivanti dal furto nonché a quantificare il valore della refurtiva».
L’azienda ospedaliera, in considerazione della assoluta necessità di disporre di tali strumenti e per minimizzare l’impatto della sottrazione subita ha riprogrammato gli interventi calendarizzati, appoggiando i pazienti sugli ospedali di Busto Arsizio e Saronno.
Inoltre, grazie al sollecito intervento della direzione sanitaria, dell’ingegneria clinica e alla collaborazione delle aziende fornitrici, l’ospedale ha fatto sapere che si è già attivato per cercare di ripristinare il servizio di endoscopia nel più breve tempo possibile: «La direzione generale oltreché garantire la più veloce sostituzione delle apparecchiature – ha comunicato l’azienda ospedaliera – non manca di deprecare quanto accaduto anche in considerazione della particolare odiosità del furto perpetrato in un luogo deputato alla cura e all’assistenza».
Difficile dire chi possa essere stato, certo è che si tratta di qualcuno pratico del mestiere, che sapeva dove mettere le mani e cosa portare via. Si tratta infatti si strumenti molto costosi, nell’ordine di diverse migliaia di euro per ciascun componente, tra sondini, monitor e processori. Del caso se ne stanno occupando i carabinieri della tenenza di Tradate, a cui spetterà il compito di dare un nome e un volto al ladro di attrezzature mediche.
Prontamente è arrivata la solidarietà dell’amministrazione comunale di Tradate: «Esprimo la massima solidarietà al dottor Gozzini per quanto accaduto – ha detto il vicesindaco Vito Pipolo -. Credo che di fronte ad episodi di questo tipo gli ospedali debbano prendere coscienza che sono cambiati i tempi e iniziare a farsi carico della sicurezza interna. Purtroppo ormai la gente non si ferma più davanti a niente e anche gli ospedali vanno messi sotto controllo, con telecamere, allarmi o quant’altro necessario a scongiurare episodi di questo tipo».
E aggiunge: «Secondo me questo non può che essere un furto su commissione, qualcuno ha rubato gli strumenti forse per rivenderli all’estero».
Alessandro Madron
j.bianchi
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