Marco Tomasetto ha vissuto una domenica speciale con il (non) derby (perché «esiste solo quello con il Como») tra il suo Varese e la Varesina di suo figlio Francesco (calciatore della cantera rossoblù dal 2009): «Per me è stata una partita tra amici» le parole dello storico tifoso biancorosso che, dal casino organizzato di Fascetti al Varese dei Sogliano fino a questo della rinascita non manca mai in Curva o tra i Distinti del Franco Ossola. A lui penna e registro per i voti post-Varesina.
Non granché impegnato, ma quando viene chiamato in causa è una sicurezza. Gioca come un veterano: certezza assoluta.
Grande spinta, ottimi anticipi: che partita. Nelle movenze ricorda Antonio Modica, grande difensore del Varese di Beretta: vederlo correre è un piacevole tuffo nel passato.
Coppia monumentale, integrata alla perfezione. Difficile trovare in serie D una coppia di centrali del loro stesso livello.
Al pari di Talarico gran lavoro in anticipo sui cambi di gioco avversari. Ottima la reazione a un periodo difficile.
Qualche errore, forse causato dal giocare in un ruolo che non sembra essere il preferito: per questo sforzo nell’adattarsi merita un 8.
Dominio del Varese a centrocampo grazie alla sua presenza. E il gol è stato decisivo per dirigere la partita verso la stazione biancorossa (
In doppio vantaggio serviva attenzione: la determinante la sua concretezza).
Grande prova, per il tanto movimento e per la gestione del pallone. Se un allenatore dell’esperienza di Ciccio Baiano crede in lui allora si può andare davvero sul sicuro.
Incisivo in particolare nel primo tempo. In generale una presenza che in fascia si fa sempre sentire: sa far alzare la squadra con la sua potenza e atletismo e dà sempre grande contributo (
Se Baiano pensa a un Varese alla Sannino gli esterni sono fondamentali e devono essere freschi e pronti a “strappare” le difese avversarie: in quest’ottica è un acquisto importante. Il 7 è un voto in previsione del futuro: da lui ci si aspetta molto).
Insieme a Bottone una presenza fastidiosa per i rossoblù: ogni volta che riceve palla mette in subbuglio e crea il panico negli avversari.
Qualche iniziativa di troppo in solitaria. Ma qualche azione “testarda” non ne macchia la solita prova di grande sacrificio e impegno (
sv Dentro quando il Varese è ormai in gestione, per un attaccante non certo la situazione ideale. Poco male, si aspetta il suo contributo nel prossimo futuro).
Un voto alla società, alla sua organizzazione, alle persone che ci lavorano con impegno e passione e al suo settore giovanile d’avanguardia, costruito in poco più di sei stagioni unendo due comuni e rimboccandosi le maniche.