– Rimuovere al più presto dalla foce del fiume Bardello, dove il corso d’acqua sfocia nel lago Maggiore, tutte le piccole imbarcazioni da pesca ormeggiate abusivamente. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco di Brebbia , che dopo aver invano tentato la strada di un accordo con i proprietari dei natanti, ha deciso di mettere nero su bianco il divieto di rimessaggio delle barche, in totale circa una quindicina.
Per gli inadempienti, l’ordinanza prevede multe salate, che vanno da un minimo di 60 ad un massimo di 600 euro. «È una questione prima di tutto di sicurezza perché la presenza di queste barche alla foce del fiume ostacola il normale deflusso delle acque – spiega il primo cittadino – e poi per una questione di decoro di questa zona che è frequentata anche da visitatori e turisti».
Anche il fiume Bardello, in occasione delle violente piogge del mese di novembre,
è stato messo a dura prova e il problema della sicurezza resta all’ordine del giorno. Il problema del rimessaggio, anche a lungo termine, di queste piccole imbarcazioni non è nuovo; a differenza di ciò che avviene sul lago Maggiore, dove la competenza è del Demanio lacuale, la foce del Bardello è di competenza dello Ster, che invece fa capo alla Regione Lombardia. «Avevo proposto ai proprietari delle barche di costituirsi in associazione per da un lato avere l’incarico e la possibilità di tenere pulita ed in ordine questa zona e dall’altro convenzionarsi con il Comune e lo Ster, per trovare una soluzione definitiva al rimessaggio delle barche» afferma Gioia. Il tempo concesso dal Comune ai proprietari per costituire l’associazione è terminato lo scorso 31 dicembre, senza un nulla di fatto.
«A quanto mi risulta ci sono stati dei dissidi interni e l’associazione non si è costituita – prosegue il sindaco – da qui l’inevitabile decisione di procedere con l’ordinanza». I proprietari delle barche avranno tempo 30 giorni per rimuovere i loro natanti pena il rischio di incorrere in multe salate e nella rimozione forzata con addebito delle spese; il rimessaggio abusivo non sarà più tollerato, anche se il Comune sta seguendo la linea soft nei confronti dei proprietari. L’amministrazione comunale ha comunque trovato una soluzione temporanea; le barche potranno essere momentaneamente ricoverate all’asciutto nell’area dell’ex pioppeto. «Nessuna volontà di accanirsi sui proprietari delle barche – sottolinea Gioia – abbiamo trovato una soluzione temporanea in attesa di quella definitiva da concordare con il Demanio per un attracco dei natanti sul lago Maggiore; la priorità adesso è ripristinare la situazione originaria della foce del Bardello, eliminando gli ingombri impropri, per una questione di sicurezza e di decoro, che vanno salvaguardati».