Brebbia, tutti contro il sindaco «Questa viabilità è un disastro»

BREBBIA Clima a dir poco surriscaldato, martedì sera, durante il consiglio comunale di Brebbia. Ad accendere gli animi dei circa duecento cittadini presenti in sala consiliare, la nuova viabilità. Minoranze scatenate e protagoniste dell’ordine del giorno, che presentava ben 19 punti, di cui 17 interrogazioni e una mozione, buona parte delle quali dedicate alla viabilità e ai lavori del nuovo municipio.

Tra il foltissimo e rumoroso pubblico presente anche numerosi aderenti al gruppo, nato su Facebook, che sta raccogliendo le firme per tornare alla vecchia viabilità. Il sindaco Domenico Gioia ha replicato alle interrogazioni.

«Le risposte contraddittorie del sindaco non ci hanno soddisfatto – afferma Antonio Pedretti, capogruppo del Carroccio – Da una parte si invoca il dialogo, ma poi la commissione non viene convocata e ci ritroviamo una viabilità improvvisata e fatta d’imperio».

La minoranza leghista non salva nulla della nuova sistemazione viabilistica, che prevede sensi unici nuovi nelle vie secondarie, gravate fino al prossimo 23 dicembre anche dal traffico della provinciale, in attesa che terminino i lavori di costruzione del nuovo municipio. «La gente ha ragione ad essere inviperita – prosegue Pedretti – anche la convocazione di un tavolo tecnico è l’ennesima presa in giro. È folle spendere un milione di euro per fare l’ufficio del sindaco e la sala giunta».

Altrettanto dura la posizione del Pdl. «Le risposte del sindaco sono insoddisfacenti – afferma il capogruppo Angelo Brughera – La nuova viabilità ha creato solo disagi e malcontento, senza considerare i danni economici derivanti dai mancati incassi per i commercianti di Brebbia».

La maggioranza va avanti per la sua strada e apre a un tavolo tecnico. «Dal 24 dicembre la provinciale riaprirà – dichiara il sindaco Gioia – Il traffico pesante è già diminuito del 50 per cento, ma noi vogliamo rendere più vivibile il paese, con una sperimentazione che prevede l’eliminazione del semaforo all’incrocio. Convocherò un tavolo tecnico di una decina di persone, rappresentative delle realtà del paese, compreso il gruppo Facebook, per trovare la migliore soluzione».

La protesta in rete e in paese non si placa. «Abbiamo raccolto quasi duemila firme e andiamo avanti – dice Cristian Vivona – vogliamo che si torni alla vecchia viabilità, altrimenti ricorreremo al Tar come hanno fatto a Bardello».

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