BRUSIMPIANO – Venerdì 18 aprile, Venerdì Santo, la chiesa di Santa Maria Nascente a Brusimpiano ha accolto una folla di oltre 250 persone per la celebrazione della Passione del Signore, guidata da Don Nicolò Casoni. Un momento di intensa spiritualità, segnato dalla compostezza e dalla partecipazione profonda dei fedeli che da anni seguono con affetto e dedizione il loro parroco.
Potrebbe essere l’ultimo triduo pasquale per Don Nicolò a Brusimpiano. Da tempo, infatti, il sacerdote è in una posizione delicata nei confronti della Curia di Milano, a causa della sua scelta di celebrare esclusivamente secondo il rito ambrosiano antico, senza più ricorrere al messale postconciliare. Una scelta che ha rafforzato il legame con una comunità vivace e partecipata – considerata una delle più ferventi dell’intera diocesi – ma che al tempo stesso ha suscitato perplessità ai vertici della diocesi stessa.
Secondo voci sempre più insistenti, l’arcivescovo Mario Delpini potrebbe presto disporre per Don Nicolò un nuovo incarico, lontano da Brusimpiano. Un provvedimento che, se confermato, segnerebbe una svolta importante per una parrocchia che ha trovato in Don Casoni un punto di riferimento solido, anche grazie alla sua coerenza nella custodia della tradizione liturgica.
In attesa di sviluppi ufficiali, la comunità si è stretta attorno al proprio parroco in una celebrazione intensa, nella quale la Passione del Signore si è intrecciata con le speranze e le preoccupazioni di una chiesa viva, ma oggi attraversata da un possibile cambiamento.