Brutta, sporca, cattiva. La Pro vuole solo vincere

Oggi allo Speroni (ore 17.30) è finale salvezza contro il Renate. Mister Alessio Pala uomo vero: «Non pagherei il biglietto per questa gara»

«Mi aspetto una partita brutta, anzi bruttissima: se fossi uno spettatore non pagherei il biglietto per andare a vederla. A noi interessa solo una cosa, fare risultato». Viva la sincerità. Nel presentare Pro Patria-Renate (in campo oggi allo “Speroni”, ore 17.30) mister Alessio Pala non usa troppi giri di parole: contano i punti, il bel gioco può attendere.

Normale, visto che la classifica, alla vigilia di quest’ultima giornata del girone di andata, recita: Pro Patria ultima con 7 punti, Renate terzultimo a quota 12 (in mezzo c’è l’AlbinoLeffe, a 11). Partita da vincere, dunque, quella di oggi, contro le pantere brianzole. O quanto meno da non perdere (la sensazione è che, nonostante tutto, un pareggio sarebbe ben accetto in casa biancoblù). «Gara decisiva? No, importante – puntualizza Pala – L’affronteremo senza l’attaccante di peso che stiamo cercando sul mercato,

ma pazienza. La nostra forza è il gruppo e faremo affidamento su quello». Vero, ma prima di Natale non si era detto “alla ripresa contro il Renate ci sarà il nuovo attaccante”?. Sì, si era detto. La realtà dice invece che – sfumati Magnaghi prima e Bonazzoli poi – è andata per le lunghe anche la trattativa con Max Pesenti della Reggiana (entro un paio di giorni la risposta definitiva). E così oggi Pala dovrà affrontare uno scontro diretto fondamentale con un reparto avanzato ancora una volta spuntato, visto che Montini è infortunato (microfrattura), Filomeno pure, Pià ha una ventina di minuti nelle gambe, e anche Vettraino dovrebbe al massimo subentrare a partita in corso. Il tecnico trevigliese potrebbe piangersi addosso e accampare alibi. Ma non lo fa: «Alla società non ho nulla da rimproverare: credetemi, sta facendo tutto il possibile per rafforzare la squadra. E il nostro miglior acquisto è il gruppo. Con l’atteggiamento che ho visto finora possiamo salvarci». Dopo aver assicurato che «la squadra darà l’anima, come ha sempre fatto», Pala lascia intuire che l’undici anti-Renate non si discosterà da quello visto a Mantova nell’ultima gara prima della sosta, con due eccezioni: il neoarrivato Zanotti in porta al posto dell’infortunato La Gorga; e Taino che, avendo scontato il turno di squalifica, prenderà il posto di Carcuro. Un 3-5-1-1, insomma, con Coppola a supporto dell’unica punta Marra; modulo quasi speculare rispetto al 3-5-2 disegnato da Colella per il suo Renate.

I brianzoli (privi del difensore Riva, squalificato) arriveranno a Busto rinfrancati dalla vittoria sul Cuneo, ottenuta nell’esordio di Colella sulla panchina nerazzurra. Lasceranno ai tigrotti l’onere di fare la partita, pronti a colpire di rimessa. «È una squadra pericolosa in attacco ma abbastanza vulnerabile dietro» sintetizza Pala. I freddi numeri, per la verità, dicono che il Renate ha segnato finora la miseria di sette gol (come la Pro), quattro dei quali messi a segno nella stessa partita (a Salò). Ma è anche vero che il recupero di Aiman Napoli (che farà coppia con l’ex Lumezzane Caleb Ekuban) rappresenta una preziosa arma in più per Colella. E domani inizia un’altra delicata e complicata partita: la prima udienza del processo sportivo sull’inchiesta “Dirty soccer”, con la Pro Patria a giudizio per responsabilità oggettiva. «Ma nello spogliatoio non abbiamo mai parlato di questa faccenda – taglia corto Pala – Purtroppo la società si trova a dover rispondere di errori commessi da altre persone».