Gioca senza imprecisioni e, analizzando lo storico, per lui è una iniezione di fiducia dopo un inizio di stagione complesso.
Non aveva incantato fin qui, ma alla prima occasione da titolare ha retto bene.
Sacrificato a favore di Rudi con il Derthona, dimostra di essere attento, presente e puntuale. Rende centimetri al diretto avversario ma di testa le prende tutte lui.
Un liscio che poteva costare caro nel finale, non da lui più che altro, all’interno di una partita in cui naviga senza problemi.
Lo avevamo lasciato ad Inveruno in gravissima difficoltà, lo ritroviamo un po’ più sicuro e intraprendente. Magari la panchina di domenica gli ha fatto bene.
Scolastico per quasi tutta la partita, confermandosi un buon uomo d’ordine, fino a quando tenta una incursione poderosa palla al piede da cui nascerà il gol.
L’assist potrebbe anche assolverlo, però questo non è ancora il vero Zazzi e non si capisce se queste prestazioni nascano per indolenza o altro. Sa fare molto meglio e a un ritmo decisamente superiore.
Fino al gol (bravo nell’inserimento e nella conclusione) era stato spettatore non pagante della partita, come a inizio di stagione: speriamo sia un punto d’inizio.
Segna, anzitutto, e disputa una ripresa di alto profilo, saltando sempre l’uomo e creando pericoli. Spesso si perde negli ultimi metri, ma questa è finalmente una prestazione degna di ciò che sa fare.
Fa tanto movimento ma gioca pochi palloni. C’è uno scoglio da superare: quando entra a partita in corso sa essere devastante, quando parte dall’inizio viene un po’ annacquato nelle dinamiche della partita e non trova il cambio di ritmo.
Non trova il gol ma ci va vicino e mostra un condizione in crescita.
Come con il Derthona, entra e mette in ginocchio l’avversaria di turno facendo espellere Lombardo e servendo l’assist a Battistello. In campo aperto è devastante, Iacolino ha capito come utilizzarlo.
Buon ingresso per il classe ’00: attento, preciso e coraggioso.