Bufera Varese, gli Arditi non ci stanno: “Sempre supportato la squadra, Scola ci ha provocato”

Il gruppo trainante della curva biancorossa precisa la propria posizione sul difficilissimo momento in casa Openjobmetis dopo la sconfitta di domenica e i cori nei confronti del "General": "Da parte nostra non c'è stata alcuna contestazione". Garantiscono sostegno "fino alla fine" ai giocatori, ma non negano i contrasti con il patron: "La nostra accesa reazione è scaturita anche dagli sguardi di sfida e dagli atteggiamenti di superiorità che ha avuto nei nostri confronti". E sul figlio Tomas dicono...

VARESE – Gli Arditi non ci stanno: puntualizzano, spiegano, non arretrano e rilanciano. Il gruppo trainante del tifo organizzato biancorosso non si riconosce nelle ricostruzioni di quanto accaduto domenica a Masnago relativamente alla contestazione nei confronti di Luis Scola da parte della curva. Una situazione che ha avuto strascichi negli ambienti societarie, tanto da far ipotizzare (anche a questa testata) un prossimo addio a Varese da parte del General.

“Vorremmo fare una piccola ma doverosa precisazione in merito a quanto accaduto domenica sera, visto che sui media (locali e non) è già partita la caccia alle streghe contro gli Arditi, che ‘mettono a rischio il futuro della Pall. Varese’ – scrivono gli ultras in una nota social -. Da parte nostra non c’è mai stata alcuna contestazione: abbiamo scritto un comunicato due settimane fa nel quale abbiamo ribadito la nostra linea, che è quella di stare INSIEME alla Squadra, e abbiamo chiesto che tutti fossimo UNITI in questo momento estremamente delicato della nostra storia recente: la nostra parola, noi, la manteniamo”.

“Il nostro supporto – tengono a sottolineare gli Arditi – non è mai mancato e mai mancherà fino alla fine: lo abbiamo dimostrato tutto l’anno, in casa e in trasferta, e lo abbiamo dimostrato anche in queste due gare che sapevamo essere Fondamentali per il prosieguo della nostra stagione (e non solo…)”.

“Sul finire della partita – spiegano – siamo intervenuti, come tutti voi avrete notato, dopo aver visto con i nostri occhi gli atteggiamenti irrispettosi del sig. Scola verso alcune persone presenti in Tribuna Est.
La nostra accesa reazione è scaturita anche dagli sguardi provocatori di sfida e dagli atteggiamenti di superiorità che il sig. Scola ha avuto nei nostri confronti, peraltro senza alcun motivo, viste anche le nostre premesse e le nostre intenzioni di supporto TOTALE alla Squadra per questo finale di stagione, a maggior ragione in un momento tanto delicato della nostra storia.
Quello che è successo, e i suoi atteggiamenti, sono sotto gli occhi di tutti”.

“Sappiamo perfettamente che il sig. Scola rappresenta Varese e quindi – continua il gruppo – non ci permettiamo di giudicare il suo operato, che è una roba di sua competenza: volevamo sottolineare che la nostra è stata una risposta dettata dal suo atteggiamento, a nostro modo irrispettoso verso i tifosi presenti al Palazzetto: chi nega ciò ha la coda di paglia…”.

La conclusione degli Arditi è dedicata a una precisazione su Tomas Scola, alla sua prima convocazione domenica e uscito dal campo in lacrime: “Prendiamo inoltre le distanza dalle accuse che ci sono state fatte sugli insulti al figlio del sig. Scola: nessuno di noi si è mai permesso, e mai si permetterà, di insultare un ragazzino che indossa la nostra Maglia”.