Strasburgo, 20 lug. (TMNews) – Il divieto di indossare il burqa, il velo integrale islamico, che andrà in vigore in Belgio da sabato prossimo, rischia di aggravare la discriminazione e l’esclusione delle donne piuttosto che contribuire alla loro “liberazione”. Questa la valutazione del commissario per i diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa.
É “probabile”, afferma lo svedese Thomas Hammarberg, che tale provvedimento, “chiaramente diretto contro i fedeli di una religione, metta in ulteriore difficoltà le donne tagliandole fuori in misura ancora maggiora dall’insieme della società”.
Il divieto del Burqa, in vigore in Francia dal mese di aprile, avrebbe già di fatto costretto molte donne “a limitare il tempo passato fuori casa”, rileva Hammarberg citando i dati di una rapporto stilato dalla Fondazione per la Società Aperta di Georges Soros.
Inoltre aggiunge il commissario, tale divieto configura “Una violaione delle norme comunitarie in materia di diritti umani e in particolare del diritto al rispetto della vita privata e dell’identità personale”.
“fare – conclude il commissario – del vestiario di un piccolo numero di donne un problema centrale su cui dibattere con urgenza e su cui prendere iniziative legislative, vuol dire di fatto capitale tristemente ai pregiudizi degli xenofobi”.
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