Busto “adotta” il piccolo paesino di Scai. Anche un cucciolo di nome Fiocco tra gli aiuti consegnati domenica alle popolazioni terremotate, frutto di una mobilitazione spontanea organizzata tra i cittadini.
«Speriamo che questo cagnolino sia il simbolo della speranza della rinascita di Scai». Ad affermarlo è , il bustese che insieme a e ha viaggiato per l’intera notte tra sabato e domenica a bordo del furgone riempito di beni di prima necessità per i circa 180 abitanti della frazione di Amatrice, messa in ginocchio dalle scosse di terremoto dallo scorso mese di agosto.
«Per rendersi conto di quel che è successo, bisogna essere lì sul posto e vedere con i propri occhi – ammette Tallarida, rimasto molto colpito dalla distruzione e dalle macerie che ancora caratterizzano gran parte del paesaggio nella zona a cavallo tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo – Siamo voluti andare anche ad Amatrice, si vedono scene di distruzione impressionanti, come l’orologio sulla torre ancora fermo all’ora della scossa di terremoto o una casa in cui è rimasta in piedi soltanto una stufa».
La spedizione partita da Busto è arrivata nella frazione di Scai, che è stata praticamente “adottata” con una mobilitazione nata quasi per caso dal passaparola tra amici grazie all’impegno di e . A Scai c’è un agriturismo con ristorante, crollato e reso inagibile dal sisma: ed è proprio dalla volontà di far ripartire l’attività agricola che è partita una raccolta di fondi molto spontanea (che si è avvalsa della collaborazione del Distretto del Commercio, e di alcuni bar di Busto e Legnano, trovando «risposte da tanti amici su tutto il territorio», fino a Varese e alla Svizzera) per acquistare attrezzature per rimettere in sesto le stalle.
A Scai sono stati recapitati, oltre ai beni di prima necessità distribuiti tra la popolazione stremata, anche martelli, trapani, carriole, una motosega, un compressore. A nome del sindaco , anche un libro sulla storia di Busto Arsizio, per far sì che il legame rimanga saldo.
«Dopo aver scaricato la merce ci hanno preparato un piatto di pasta all’amatriciana, buonissima – racconta Orazio Tallarida – erano tutti contentissimi, ci hanno ringraziato molto. Vivono ancora nelle roulotte ma hanno una grande dignità».
Tra i regali portati a Scai anche un cagnolino, un pastore abruzzese chiamato Fiocco, da poco venuto al mondo da una cucciolata a Lonate Pozzolo. «Vorremmo che questo cucciolo, tenerissimo, rappresentasse la speranza della rinascita di Scai – ammette Tallarida – Speriamo di ritornare quanto prima a Scai, per portare un altro rifornimento di materiale per ricostruire la stalla e i recinti per gli animali da fattoria».