BUSTO ARSIZIO – E’ arrivato dalla Sicilia a Busto il papà di Kimberly Bonvissuto, la ventenne della quale si sono perse le tracce dalla sera di lunedì 20 novembre. Mariano Bonvissuto che vive a Gela, in provincia di Caltanissetta, ha lanciato un appello alla figlia. “Qualsiasi cosa è successa non mi interessa” ha detto rivolgendosi alla figlia e aggiungendo di sperare che lei possa sentire l’appello. L’uomo ha anche spiegato che al momento non ci sono novità importanti che possano spiegare cosa è accaduto alla figlia.
“Sappiamo solo che gli inquirenti hanno tutto il materiale necessario, sia filmati, che chiamate che tutto quanto. Stanno visionando. Ci vuole un po’ di tempo – ha affermato – e stiamo aspettando alcune risposte”. L’uomo che ha cercato di mostrarsi fiducioso e di non abbandonarsi allo sconforto ha poi aggiunto “quello che è successo fino a pochi giorni fa…non voglio che succeda a mia figlia”.
Intanto le ricerche proseguono incessantemente ed è stato impiegato anche un elicottero. E’ emerso che per cercare la ventenne la Polizia di Busto Arsizio, che svolge le indagini sta utilizzando anche un cane molecolare al quale, nella serata di ieri venerdì 24 novembre, sono stati fatti annusare indumenti di Kimberly e che ha cominciato a cercare la ragazza. La ventenne , che ha svolto lavori saltuari ed era attualmente in cerca di lavoro, è uscita da casa intorno alle 16,30 di lunedì 20 novembre, dicendo alla madre che era con la cugina. Circa un’ora dopo ha chiamato al telefono la madre per dirle che avrebbe cenato fuori, sempre con la cugina. E’ emerso che le due ragazze avevano concordato di dire che erano insieme, ma che in realtà Kimberly doveva incontrare un ragazzo. Alla cugina non ha rivelato il nome della persona che doveva incontrare. Le due giovani si sono poi sentite intorno alle 21,30 concordando di rientrare nelle rispettive abitazioni per le 22. Quella è stata l’ultima volta che Kimberly Ha avuto un contatto. Da quel momento il telefono sarebbe risultato spento e della giovane si sono perse le tracce. All’esame degli inquirenti ci sono le riprese delle telecamere di sorveglianza della città. Attraverso le immagini si spera di ricostruire il tragitto percorso dalla giovane e di scoprire con chi si è incontrata e cosa è accaduto dopo le 21,30 di lunedì.