BUSTO ARSIZIO – A completare il programma dell’ “Ottobre del Tessile 2024”, rassegna che ha lo scopo di valorizzare il settore tessile attraverso linguaggi diversi, l’Amministrazione comunale – Assessorato a Cultura e Identità propone, al secondo piano del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio, un allestimento dal titolo “TARTAN. Se lo scozzese parla bustocco”, a cura di Erika Montedoro e Luigi Giavini.
Si tratta di un’esposizione tematica di campionari e quaderni di tessitura, riviste e tessuti che vede protagonista il tartan di cotone, prodotto tipico delle storiche aziende del territorio e rivisitazione del tradizionale tessuto di origini scozzesi.
Molte le manifatture locali che nel corso del XX secolo vedevano i tartan tra i propri prodotti di punta, in particolare flanelle e tessuti per camiceria. Un tessuto che si distingue per l’ armatura diagonale e per i colori diversi usati per l’intreccio sia per la trama che per l’ordito.
Anche per questa occasione il Museo offre al pubblico la possibilità di ammirare pezzi “inediti” provenienti dagli archivi museali e da collezioni private.
“E’ il secondo anno che pensiamo di dedicare una mostra a un tessuto protagonista dalla storia del tessile e della città – afferma l’assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli -. Dopo il velluto, approfondimento è sul tartan (o tartàn alla bustocca), nell’ambito di una rassegna in cui la valorizzazione del tessile è articolata in forme diverse, la forma artistica, quella culturale e di memoria e anche in forma economica con gli imprenditori che collaborano alle nostre iniziative e che grazie al loro coraggio e ai loro investimenti permettono a Busto di dirsi ancora città tessile”.
La mostra sarà visitabile dal 26 ottobre, giorno in cui ricorre il 27esimo compleanno del museo del tessile, all’ 8 dicembre 2024.