BUSTO ARSIZIO – Beni per un valore di 319mila euro sono stati confiscati dalla Guardia di finanza di Varese, che ha eseguito una sentenza del Tribunale di Busto Arsizio, all’amministratore di una società bustocca, operativa nel settore della fabbricazione di articoli in materie plastiche, nei cui confronti è stata applicata la pena di 3 mesi di reclusione poiché ritenuto responsabile di una frode fiscale.
La vicenda penale era iniziata nel 2016 quando i finanzieri di Busto Arsizio avevano concluso una verifica fiscale per le annualità dal 2011 al 2014 riscontrando imposte evase per oltre 1 milione di euro. I conseguenti approfondimenti hanno consentito di appurare che “parte degli illeciti fiscali riscontrati erano stati realizzati attraverso un sistematico utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”, sottolineano le Fiamme gialle.
La condotta fraudolenta era stata quindi segnalata alla locale Procura della Repubblica che aveva avviato il processo per frode fiscale dinnanzi al Giudice penale e che si è concluso con il patteggiamento.