– Crollo Unendo Yamamay. La prima sconfitta delle farfalle in campionato è di quelle fragorose: al PalaYamamay l’Igor Novara passa 3-0 dominando in lungo e in largo per due set, rischiando qualcosa solo alla fine del terzo, quando Busto ha avuto a disposizione un set ball per riaprire la gara. Una gara che però sostanzialmente non ha avuto storia.
Non c’è dubbio che le farfalle abbiano pagato a caro prezzo l’assenza di Valentina Diouf (infiammazione al ginocchio). Ma non può bastare il forfait dell’opposta della nazionale per spiegare un divario che è apparso molto più netto di quanto ci si potesse aspettare. La squadra di Pedullà è stata superiore sotto tutti gli aspetti: atteggiamento, aggressività, organizzazione complessiva.
Muro decisivo
Ma è soprattutto a muro, come si temeva alla vigilia, che si è notata la differenza. Per questo fondamentale basta citare i numeri: 12-1 per le azzurre.
Tutte le igorine hanno offerto una prestazione da urlo, con una citazione particolare per la devastante Klineman (23 punti). Benissimo anche Sansonna, Barun e Chirichella. Nella squadra di Parisi ha offerto un’altra buona prova Alice Degradi, che aveva l’ingrato compito di sostituire Diouf.
Ora le farfalle devono digerire questo ko (siamo comunque solo alla terza giornata) e ripartire mercoledì sera a Montichiari facendo tesoro di questa serataccia.
Nel primo set Busto (schierata da Parisi con Wolosz-Degradi, Lyubushkina-Michel, Marcon-Havelkova e Leonardi) ci capisce ben poco. Senza il loro principale terminale offensivo, le biancorosse non riescono a fare neppure il solletico alle avversari, anche perché dall’altra parte c’è una Igor compatta e dominante a muro. Klineman veste i panni della giustiziera con un primo parziale mostruoso (10 punti, col 75%, e 3 muri), ma è tutta la Igor che convince. Il set è di fatto segnato già al time out tecnico, dopo l’ace di Klineman che porta Novara avanti 12-4. Un vantaggio che l’Unendo Yamamay non dà mai l’impressione di poter ricucire.
Momenti di stallo
Il copione non cambia nel secondo set. Proprio quando Busto dà la sensazione di non voler mollare (accorciando fino al 13-15) arriva un black out totale: le farfalle non segnano più fino al 14-24 firmato Degradi. Troppo tardi per una Uyba in stato confusionale.
Che in casa biancorossa le idee non siano lucidissime lo conferma, emblematicamente, il tentativo di cambio Perry per Degradi sul 13-22, stoppato all’ultimo quando ci si è resi conto che a quel punto in campo ci sarebbero state solo due italiane, cosa vietata dal regolamento.
L’unico set combattuto è il terzo: si viaggia punto a punto (sul 6-7 Pisani per Michel). Degradi conquista il primo set ball per Busto, annullato; Klineman porta avanti Novara, il muro di Chirichella fa esplodere di gioia i cento novaresi sistemati nel secondo anello.