Busto, il militare arrestato nega le violenze domestiche

BUSTO ARSIZIO Non ha mai picchiato la moglie, mai minacciato la sua donna e il figlio. Il maresciallo di 51 anni di stanza alla caserma Nato “Ugo Mara” di Solbiate Olona nega ogni addebito.

Il militare è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Varese con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Oltre alla detenzione abusiva di armi, l’importazione illegale e la vendita abusiva di farmaci. Ieri mattina l’uomo è stato sentito in carcere dal gip Patrizia Nobile, alla presenza del sostituto procuratore di Busto Arsizio Nadia Calcaterra e del suo avvocato Monica Usseglio.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia il militare ha negato con forza ogni accusa. E i pedinamenti continui ricostruiti nel corso delle indagini dagli agenti della Mobile di Varese? E gli schiaffi e le sberle? E la forte paura che spingeva la moglie e il figlio a chiudersi a chiave in una stanza della casa per evitare le sue violenze? Tutte bugie inventate dalla moglie, secondo il maresciallo dell’esercito.

Per il quale la donna avrebbe un amante e tutte queste accuse sarebbero un modo per deviare l’attenzione dalla sua relazione extraconiugale. La moglie inoltre, a suo dire, sarebbe poco lucida a causa dell’uso di psicofarmaci.

Il gip ha anche chiesto conto della grande quantità di sostanze anabolizzanti e steroidi trovati in casa. Secondo le indagini svolte dagli agenti capitanati da Sebastiano Bartolotta, l’uomo se le sarebbe procurate via internet da un Paese straniero, forse la Cina.

Gli inquirenti sospettano con l’intento di rivendere le sostanze anabolizzanti ai frequentatori di palestre e centri fitness. L’ufficiale respinge anche queste accuse: quella trovata in casa sarebbe la sua dose trimestrale di steroidi, per uso personale. Ex assiduo frequentatore di palestre, avrebbe spiegato al giudice che, dopo aver smesso di consumare queste sostanze, aveva ripreso da poco tempo.

Le ricostruzioni fatte dagli inquirenti sarebbero di tutt’altro avviso. Partite da un esposto presentato in Procura dalla donna, stanca delle violenze, le indagini avrebbero trovato conferme anche nei verbali delle forze dell’ordine, che molte volte si sarebbero recate presso l’abitazione della coppia, chiamate dai vicini che segnalavano violenti litigi.

In quei casi, sempre secondo le indagini della Mobile, il militare sarebbe sempre riuscito a volgere la situazione a proprio favore mostrando il tesserino e accusando la moglie di turbe psichiche. Ora bisognerà stabilire chi racconta la verità.

Tiziano Scolari

s.affolti

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