CARONNO PERTUSELLA È annegato all’interno del tombino dell’acqua piovana che stava pulendo: è la tragica fine di Giorgio Lattuada, 57enne, scomparso ieri poco dopo mezzogiorno in seguito ad un incredibile incidente domestico avvenuto nel cortile della sua abitazione in via Roma 197. Era da poco passato mezzogiorno quando il caronnese, pensionato da qualche mese dopo una vita passata a lavorare in banca a Milano, ha deciso di pulire lo scolo di raccolta dell’acqua piovana. Probabilmente il flusso era stato bloccato da foglie ed altri residui che l’uomo
ha pensato di rimuovere. Armato di pala ha iniziato ad eliminare le foglie, come aveva fatto già altre volte in passato. Questa volta però qualcosa è andato storto: ad un tratto forse per un malore il 57enne è finito a testa in giù all’interno del tombino. All’interno del pozzetto c’erano una cinquantina di centimentri d’acqua ma sono stati sufficienti a fare anneggare il caronnese che forse in seguito al malore o per una botta non è più riuscito a risollevarsi.
A dare l’allarme, pochi minuti dopo l’incidente, è stata la moglie Mariastella, che ha subito chiamato i soccorsi. «Non mi sono accorta di nulla – racconta con un filo di voce una vicina – ho sentito arrivare l’ambulanza e sono uscita in cortile: sentivo qualcuno piangere ma non avevo idea che fosse avvenuta una simile tragedia». Sul posto gli uomini della Croce rossa di Saronno che hanno estratto l’uomo dal tombino ed ha cercato di rianimarlo. Purtroppo però ogni tentativo è stato vano: Giorgio Lattuada si era già spento. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Saronno e i carabinieri della stazione cittadina che hanno svolto i primi accertamenti per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Tempestivo anche l’intervento della polizia locale che ha chiuso momentaneamente via Roma per garantire la massima libertà di movimento ai mezzi di soccorso. Nel frattempo la notizia ha presto fatto il giro del paese e davanti alla villetta hanno iniziato ad arrivare molti amici di famiglia. Tutti radunati in assoluto silenzio con le informazioni che passavano di persona in persona con un filo di voce, mentre il corpo di Giorgio era ancora al centro del cortile sotto un telo bianco.
Non stava mai con le mani in mano – spiega Enrico, un conoscente – anche se era andato in pensione da qualche mese era sempre impegnato con qualche lavoro in casa. Era davvero disponibile con tutti». Una persona buona e sempre in prima linea quando c’era bisogno d’aiuto è anche il ricordo di una cugina: «Era un Lattuada: non c’è altro da dire – spiega visibilmente scossa – era buono e sempre disponibile». Il capannello di curiosi è rimasto davanti la villetta fino alle 15,30 quando è sopraggiunto il carro funebre che ha trasferito la salma alla camera mortuaria. I funerali potrebbero svolgersi già nei prossimi giorni: il pubblico ministero Roberto Pirro, infatti, visto il fascicolo predisposto dai militari ha confermato l’ipotesi dell’incidente domestico non predisponendo l’autopsia. Subito dopo il trasferimento della salma la famiglia si è chiusa nel proprio dolore: accanto alla moglie Mariastella si sono stetti i figli Laura ed Alberto e da alcuni parenti accorsi appena saputo della tragedia. «È davvero inspiegabile – commenta Renato Cocci, residente nelle vicinanze – lo conoscevo solo di vista ma è davvero impensabile che una piccola leggerezza possa cancellare una vita nel giro di pochi minuti».
Un incidente domestico che ha ricordato a molti caronnesi la fine di un pensionato che, qualche anno fa, era morto all’interno di una cisterna che voleva rivestire di catrame. I fumi del catrame avevano presto saturato la cisterna facendo morire soffocato l’anziano, la cui salma era poi stata recuperata dai pompieri.
Sara Giudici
f.tonghini
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