Cadono i “fiori d’arancio” Per i matrimoni a Varese s’aspettano tempi migliori

Matrimoni in calo a Varese: dal 2012 al 2013, tra civili e religiosi, in città sono state celebrate circa sessanta unioni in meno. E un terzo delle unioni civili è formato da coppie miste.

Secondo il prevosto di Varese, monsignor , e il responsabile del consultorio familiare “La Casa” di via Crispi, don , una grossa responsabilità in questo calo generalizzato ce l’ha anche la crisi economica, perché si tende a rimandare il rito in vista di tempi migliori dal punto di vista lavorativo. Ma entrambi sono anche convinti che le ragioni di un calo così drastico siano anche più profonde.

I dati arrivano da Palazzo Estense: tra i cittadini residenti in città, i matrimoni civili nell’anno appena concluso sono stati 103, contro i 123 del 2012.

Nel 2012 si sono sposate a Palazzo Estense 37 coppie di non residenti, mentre sono state solo 30 nel 2013. Brusco calo tra i matrimoni religiosi: dai 163 del 2012 si è passati ai 136 del 2013. Si mantiene la tendenza ad alzare l’età media delle coppie: quest’anno, come nel 2012, nessuna coppia di sposini era sotto i 25 anni. Ma è il calo delle unioni a preoccupare: «Le coppie, soprattutto negli ultimi anni, esitano a prendere impegni – dice il prevosto – sempre più spesso le ragioni sono pratiche: un lavoro non sicuro e una casa troppo costosa. Ma soprattutto è la scelta definitiva in sé, quella di dire “per sempre”, a fare paura».

Una tendenza confermata da don Pino Gamalero: «I dati di Varese rispecchiano una tendenza generale. Il matrimonio si rinvia, e l’età media di chi partecipa ai corsi prematrimoniali si sta alzando. Oltre al fatto che sempre più spesso le coppie già convivono e magari hanno anche già dei figli».

La convivenza, però, per don Pino non deve essere un problema, anzi, «può diventare una risorsa anche per chi, come noi, vede il matrimonio da un punto di vista religioso: è un percorso di ricerca, che le coppie hanno già iniziato».

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