Cairate rinuncia alle luci. Per accendere la speranza

La scelta di commercianti, amministrazione e associazioni: i soldi delle luminarie ai terremotati

Tutti insieme, cittadini, amministrazione comunale, associazioni, ad augurarsi buon Natale. Non solo inaugurando l’albero che ora scintilla in città ma anche per un’imponente iniziativa di solidarietà. Che li ha portati a privarsi di una luce, quella delle luminarie, per fare luce su una realtà più importante e di più largo respiro, quella delle realtà dell’Italia centrale colpite dal terremoto.

Tutto è sorto dall’iniziativa “Camminar gustando” organizzata dai commercianti cairatesi qualche tempo fa. L’itinerario gastronomico offerto ai cittadini è stato per loro anche l’occasione di far raccogliere una somma di denaro di circa 30 mila euro. Poi l’intuizione guida, figlia di un’intesa tra commercianti stessi e Pro Loco e sposata subito senza titubanze dall’amministrazione del sindaco : perché non destinare questi soldi, anziché per illuminare Cairate a festa, per tornare a far risplendere di luce propria un’opera d’arte danneggiata dal terremoto?

«Quest’iniziativa – spiega lo stesso primo cittadino – è nata dalla manifestazione “Camminar gustando” e come comune abbiamo subito voluto esprimere il nostro pieno appoggio all’intenzione di Pro Loco e commercianti, davvero molto nobile; quest’iniziativa va ad aggiungersi con quello che come comune avevamo già deciso di fare cioè stanziando 0,50 centesimi per cittadino per sostenere la ricostruzione di una scuola, come già facemmo nella tragedia del terremoto in Emilia Romagna dove, insieme con gli altri comuni della Valle Olona, sostenemmo la ristrutturazione di un plesso scolastico danneggiato a Cavezzo». Il monumento di cui finanziare la rimessa a nuovo, in questo caso, è ancora da stabilire ma un fatto è certo: quei soldi raccolti dalla generosità dei cittadini, dai commercianti e dalla Pro Loco saranno di Cairate ma anche “oltre Cairate”, testimoni fedeli di un cuore di cui il territorio valligiano non è certamente mai stato privo.

«Voglio davvero ringraziare commercianti e Pro Loco – conclude Mazzucchelli – e naturalmente i cittadini perché hanno dimostrato davvero un grande cuore e questo è un ulteriore elemento di orgoglio per il nostro comune».

Una cena proprio allo scopo di venire a sostegno dei comuni terremotati era peraltro stata organizzata anche in occasione della Festa patronale di Bolladello svoltasi lo scorso weekend. Cairate comincia per “c” come cuore. Forse non è proprio un caso.