Cala lo smog, cresce la polemica: Busto si divide sull’inquinamento

Il Comune rivendica la validità del piano anti Pm10, ma Legambiente chiede il blocco. Intanto per ridurre le polveri sottili nell’area fuochi d’artificio proibiti fino all’Epifania

Smog alle stelle, Busto vieta i botti di Capodanno e rivendica le misure antismog introdotte. «Con il car sharing, auto elettriche a prezzi stracciati. Molto più utili dei mezzi pubblici gratis» sostiene il sindaco . Ma Legambiente invoca il blocco del traffico: «A mali estremi, estremi rimedi. Occorre dare un segnale alla cittadinanza» afferma il presidente del Cigno Verde . Dopo lo “choc” di essere stata additata come la città lombarda con l’aria più irrespirabile, a Busto Arsizio continua a tenere banco il “caso” smog. Anche se il dato del Pm10 rilevato dalla centralina Arpa di Accam lunedì è sceso a quota 75 microgrammi al metrocubo d’aria, contro il record di 126 di domenica, andando a scendere sotto i limiti rilevati dalle centraline di Gallarate e Saronno.

Nel frattempo però Legambiente boccia le misure “soft” messe in campo da Palazzo Gilardoni: «Blocco del traffico? Va fatto, per dare un segnale – sostiene Andrea Barcucci, presidente del circolo ambientalista bustocco – occorre far capire alla cittadinanza che una mobilità diversa è possibile. Un blocco del traffico nelle fasce centrali delle giornata, come a Milano, che non mette in difficoltà chi lavora, ma dà un segno. È vero che è una misura drastica,

ma in questo momento di allarme inquinamento serve». Più dell’ordinanza che impone di abbassare le temperature del riscaldamento domestico, secondo Barcucci: «Un grado in meno? È una presa in giro. Chi controlla che venga rispettato?». Eppure l’amministrazione comunale va avanti per la sua strada. Ieri il sindaco Gigi Farioli ha ribadito ai sindaci dei comuni limitrofi, con cui nei giorni scorsi aveva già concordato una serie di iniziative, «la necessità che i provvedimenti vengano coordinati a livello di area vasta» e ha confermato che le agevolazioni all’utilizzo del servizio di car sharing sono estese all’intero territorio. «Si tratta di un’opportunità unica – sottolinea Farioli – offriamo un’alternativa concreta di mobilità sostenibile a prezzi vantaggiosissimi (le prime tre ore di noleggio costano quattro euro, ndr). Meglio dei mezzi pubblici gratis, visto che ci rendiamo conto della scarsa appetibilità del servizio di trasporto pubblico, in proroga da anni». Ieri è arrivata anche un’integrazione all’ordinanza antismog, con un provvedimento ad hoc che «vieta l’utilizzo di fuochi d’artificio, mortaretti, artifici esplodenti e prodotti pirotecnici in grado di provocare botti, fumi e gas fino al 6 gennaio». Il provvedimento «tiene conto del fatto che nell’attuale situazione climatica e ambientale è importante ridurre ogni possibile emissione di polveri e gas nell’atmosfera e quindi anche i fuochi di fine anno che provocano un peggioramento della qualità dell’aria e un aumento delle polveri sottili».