GERMANIA – La Nazionale azzurra guidata da Luciano Spalletti perde nel peggiore dei modi, letteralmente sovrastata sul piano tecnico e fisico, contro una Svizzera guidata da Murat Yakin di gran lunga al di sopra delle sue forze e del suo valore.
La formazione svizzera è entrata in campo con più fame, più determinazione e maggiore forza nei contrasti. E non c’è stata partita, contro una squadra incomprensibilmente appagata, molle e priva di idee. Le reti portano la firma di Freuler, al 37esimo, con un sinistro dal cuore dell’area in mezzo a una difesa imbambolata.
Nella ripresa: pronti, via, ed è già raddoppio. A segnare è Vargas, che fa ciò che vuole tra Di Lorenzo e Mancini e mette all’incrocio dei pali alle spalle di un incolpevole Donnarumma. Il portierone della formazione azzurra è stato l’unico a lottare, unico simbolo dei fasti di una Nazionale che ci ha fatto esaltare non più di 4 anni fa, ma che oggi faticherebbe pure con l’ultima squadretta dell’oratorio.
Si torna a casa con mille interrogativi, dalla guida tecnica alla determinazione dei giocatori, all’impossibilità – riscontrata in due qualificazioni ai Mondiali e un campionato Europeo penoso – di trovare un attaccante che la metta dentro, difensori che lottino e centrocampisti capaci di determinare il gioco. Ma si torna a casa. E questa, purtroppo, è l’unica triste realtà che conta.