Cremona, 4 giu. (TMNews) – “Giannone era all’interno di un meccanismo in cui c’erano persone più importanti di lui, da parte del mio assistito non c’è stato alcun intento delatorio, l’obbiettivo era difendersi dalle accuse dicendo la verità: questa può far comodo a qualcuno e può essere scomoda per altri”. E’ quanto ha affermato l’avvocato Fausto Bruzzese, al termine delle tre ore di interrogatorio di garanzia a Francesco Giannone, il commercialista del calciatore Beppe Signori, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse.
Secondo il legale, Giannone “ha risposto in modo chiaro, corretto ed esaustivo ad ogni contestazione, chiarendo in particolare il suo ruolo di solo intermediario, più pertinente alle sue prerogative professionali dato che era il commercialista di Beppe Signori”. Dunque anche Giannone non solo si sarebbe assunto le proprie responsabilità di fronte ai fatti contestati ma si sarebbe tolto anche dei “sassolini dalle scarpe” che dal 1 giugno si trova agli arresti domiciliari.”Nel colloquio di oggi si è inevitabilmente parlato di Signori e Giannone ha risposto con verità” ha continuato Bruzzese, sottolineado che “se questo coincide con l’accusa o la difesa di qualcun altro questo lo valuterà il giudice”.
Alp
© riproduzione riservata