10 Ago 2012
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La commissione disciplinare nazionale ha punito Lecce e Grosseto con l’esclusione dalla serie B per la responsabilità diretta connessa ai comportamenti dei rispettivi presidenti nell’ambito dello scandalo Scommessepoli. Tre anni di squalifica per Emanuele Pesoli, l’ex biancorosso che oggi milita nel Verona.
Il consiglio federale dovrà riposizionare i due club in un campionato inferiore, con ogni probabilità la Lega Pro. Il Lecce dovrà pagare anche 30 mila euro di ammenda, mentre la Disciplinare non ha accolto l’ulteriore
penalizzazione richiesta dalla Procura federale, sei punti per il club salentino e tre punti per il Grosseto.
Schiacciato dal tam-tam mediatico attorno ai campioni d’Italia, passa sotto silenzio lo squarcio che probabilmente potrebbe subire la serie B. Ci sarebbe il pericolo concreto dello slittamento dell’inizio del campionato, perché la faccenda non finisce certo oggi. È solo il primo dei tre gradi di giudizio previsti dall’ordinamento sportivo: ci saranno il processo d’appello, già calendarizzato intorno a Ferragosto, e il Tnas, l’ultima istanza.
La serie B scatta il 24 agosto con l’anticipo del venerdì: appare improbabile che le sentenze definitive del Tnas arrivino entro quella data. E, se anche si riuscisse ad averle uno o due giorni prima, il problema si porrebbe comunque: nella griglia rimarrebbero una o due caselle da riempire, cosa che non si può certo fare in cinque minuti.
Delle due l’una: o si posticipa l’inizio del torneo, o si parte rinviando a data da destinarsi le partite delle squadre ripescate. Entrambe le soluzioni sono di difficile attuazione, poiché il calendario cadetto è già intasatissimo, a meno di sacrificare una parte della pausa di gennaio, novità stagionale che a questo punto potrebbe abortire prima ancora di vedere la luce.
Un pasticcio che, comunque vada, non farà bene alla serie B. La Lega le sta costruendo con forza un’immagine nuova, ma già prima delle sentenze odierne la classifica è massacrata dalle penalizzazioni.
s.bartolini
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