Calcio-scommesse/ Si aggravano le situazioni di Atalanta e Doni

Cremona, 4 giu. (TMNews) – Hanno parlato tutti e a lungo, ognuno soffermandosi a chiarire singoli aspetti e responsabilità confermando il quadro emerso nei quasi sei mesi di indagini svolte dalla Squadra Mobile di Cremona su un giro di scommesse su partite di calcio truccate. Come avevano fatto ieri Marco Pirani e Massimo Erodiani, anche Gianfranco Parlato, Giorgio Buffone e Francesco Giannone una volta di fronte al Gip Guido Salvini per l’interrogatorio di garanzia, hanno offerto la loro piena collaborazione riferendo per ore in merito alla lunga serie di accuse che gli vengono contestate. Una giornata “ampiamente soddisfacente” sintetizzano fonti investigative.

La novità più eclatante, emersa nel pomeriggio di oggi da ambienti investigativi, riguarda l’aggravarsi della situazione indiziaria dell’Atalanta e del suo capitano Cristiano Doni che risulta già tra le persone indagate a piede libero. A far precipitare la situazione per la società di calcio orobica neopromossa in Serie A, potrebbero essere state le dichiarazioni rese oggi al Gip dall’ex calciatore Parlato e dal direttore sportivo del Ravenna Calcio, Buffone. Nei capi di imputazione che li riguardano,

infatti, si legge che Parlato “dava disposizioni al calciatore Gervasoni perché intrattenesse rapporti con Cristiano Doni, capitano dell’Atalanta, con riferimento all’incontro Atalanta-Piacenza”, mentre Buffone “in particolare manteneva contatti con Nicola Santoni perché contattasse Cristiano Doni ai fini della manipolazione della partita Ascoli-Atalanta”. Parlato e Buffone avrebbero anche sostanzialmente confermato l’ipotesi di “un accordo tra due società”, l’Atalanta e il Padova, come si legge in un passaggio dell’ordinanza.

Ma dall’interrogatorio di Giannone di oggi sembra emergere una conferma del quadro accusatorio nei confronti del calciatore Beppe Signori. Secondo il legale Fausto Bruzzese, l’ex commercialista del calciatore ha parlato del calciatore e, sottolineando di “essere stato all’interno di un meccanismo in cui c’erano persone più importanti di lui”, si sarebbe difeso rispondendo, seppur “senza alcun intento delatorio”, con “verità e questa può far comodo a qualcuno e può essere scomoda per altri” e “se questo coincide con l’accusa o la difesa di qualcun altro questo lo valuterà il giudice”.

Sempre oggi è emerso un altro elemento importante che conferma le accuse della Procura perché nello studio bolognese dei commercialisti Francesco Giannone e Mario Bruni, entrambi arrestati, sono stati trovati diversi assegni per un importo complessivo di circa 450mila euro. Assegni che proverebbero il passaggio di denaro tra gli scommettitori del gruppo indicato nell’indagine come quello dei “bolognesi”, che tenevano i loro incontri proprio nello studio dei due commercialisti.

Da lunedì si apre una settimana cruciale, perché il Procuratore Roberto Di Martino che coordina le indagini ascolterà diversi arrestati, mentre Salvini sentirà le persone che dal 1 giugno scorso si trovano agli arresti domiciliari. Lunedì pomeriggio dalle 15.30 ìl Gip interrogherà i giocatori dell’Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese (che si trovano entrambi ai domiciliari), mentre mercoledì toccherà a Beppe Signori. Di Martino sentirà martedì il medico odontoiatra Marco Pirani, il giorno seguente Massimo Erodiani e Giorgio Buffone, ds del Ravenna Calcio, mentre venerdì sarà il turno del portiere Marco Paoloni.

Alp

© riproduzione riservata