Calcio/Serbia-Italia a Belgrado.Incidenti andata “vecchia storia”

Belgrado, 30 set. (TMNews) – Ad un anno dagli incidenti dello stadio Marassi di Genova che fecero scattare la sospensione della partita, Serbia e Italia, venerdì 7 ottobre, si affrontano nel ritorno a Belgrado, match valido per le qualificazioni ad Euro 2012, verso i quali gli Azzurri hanno già tasca il biglietto di andata. La Serbia, al contrario, si gioca il secondo posto di girone – il solo con ben tre squadre presenti ai Mondiali in Sud Africa –

contro Irlanda del Nord, Estonia e Slovenia. Ma anche, e forse soprattutto, la reputazione. “Non voglio chiamarla partita della vita, ma non c’è dubbio che è di cruciale importanza per tutto il nostro calcio”, risponde a una domanda di Tmnews, il presidente della Federazione calcio serba (Fss), Tomislav Karadzic. Ha appena siglato un importante accordo di cooperazione con l’omologo italiano, Giancarlo Abete, invitato, insieme a Fabio Di Cesare, responsabile della Relazioni internazionali Figc, a visitare il nuovo centro tecnico della nazionale serba, inaugurato il 14 maggio scorso.

L’accordo punta ad “una dimensione più stretta di cooperazione tra le due federazioni” che si realizza “attraverso scambi di esperienze tra centri tecnici , ma anche di rappresentative: il 25 ottobre la nazionale di serie B sarà qui per un’amichevole” illustra il presidente Figc, Abete. Insomma, ad un anno esatto dagli incidenti di Genova le federazioni italiana e serba garantiscono che “è storia passata e si guarda ora ad un futuro di amicizia”. Ma sul campo, il sette ottobre “è inutile negare che un successo della nostra nazionale ci servirebbe a migliorare l’immagine del nostro calcio presso l’opinione pubblica, soprattutto dopo i pessimi risultati internazionali delle nostre squadre di club”, è l’analisi del numero uno della Federazione serba, Karadzic.

Iso

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